lunedì 8 agosto 2016

Le Olimpiadi di una ragazza in vacanza



Sono iniziate le Olimpiadi, io le adoro e da che mondo è mondo non potevo perdermi la Cerimonia di Apertura. Sono stata sveglia fino ad un orario indecente a commentare tutto, perché dovete sapere che ho un foglio su cui mi segno le delegazioni vestite meglio. La prendo sul serio io!
Così, tra un grido di orrore per le divise delle atlete tedesche e un "Russia! Ma questi papillon?! Ma ce la facciamo?!" seguito da un "OOOOOH FINALMENTE UN SACCO DI DONNE PORTABANDIERA!!! Forse ce l'abbiamo fatta ad evolverci come esseri umani", ho atteso con molta pazienza l'Italia. Arriva l'Italia e tutto il mio patriottismo esce (divento patriottica solo con le Olimpiadi o con i Mondiali) e subito mi illumino di immenso. Belli, eleganti, la moda italiana non sbaglia mai un colpo. MAI. Peccato che il cameraman ci abbia inquadrato un po' troppo. Le divise approvate, per me veramente belle, rovinate da quei 7/8 cervelli di gallina che OVVIAMENTE hanno deciso di far diventare tamarro un momento così importante. Io, sveglia fino alle 3 con le occhiaie che più occhiaie non si può, per vedere questi urlare "CIAO MAMMAAAAA!" alla telecamera e la lingua di fuori.
Comunque nonostante questa piccola caduta di stile, penso che la nostra bella figura l'abbiamo fatta ugualmente.
Ma come sto io a due giorni dall'inizio delle Olimpiadi di Rio 2016?
Mi sento male. Malissimo. Con tutta questa gente che vince gli ori alle Olimpiadi o mi invento un successo o mi faccio venire una storica crisi d'autostima.
Così ho deciso di andare in spiaggia stamattina, armata di materassino (ovviamente rosa) e di tutto l'entusiasmo necessario, pronta per inaugurare una disciplina olimpica: il nuoto con un materassino semi sgonfio (semi sgonfio perché io e la mia amica siamo delle scansafatiche e ci eravamo stufate di gonfiarlo). Voi non potete immaginare quanto sia difficile stare in equilibrio su quel coso in mezzo al mare, ci siamo ribaltate milioni di volte e abbiamo fatto ridere tutta la spiaggia. Disperate e affrante come non mai abbiamo rinunciato all'impresa e con nonchalance siamo uscite dall'acqua sentendoci comunque bellissime e poco goffe
Nel tornare a casa però, impegnata a camminare pianissimo per ammirare tutte le vetrine, ho finalmente capito quale talento olimpico possiedo(quando vi dico che la vita è sempre pronta a sorprenderci): lo shopping. Se lo sport fosse equo e lo shopping una disciplina olimpica, come meriterebbe di essere, ve la portavo io a casa la duecentesima medaglia d'oro!Insomma, perché il tiro alla fune sì e lo shopping no?! Durante lo shopping esiste il calcolo dei rischi e delle opportunità, ci sono basi di matematica, resistenza, sacrificio, passione, forza e voi ancora mi dite che non è una disciplina olimpica?!


Voi cosa ne pensate? Che talento olimpico avete?

Baci 3xtraordinary lettori <3

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