giovedì 30 giugno 2016

Le 5 nails art cessa edition

Buongiorno!
In questi giorni siamo stati assenti per problemi personali, ma oggi torniamo, più carichi di prima con una nuova classifica dell'orrore. Avrete sicuramente intuito dal titolo che la classifica di oggi riguarda le nails art più assurde trovate da me, nel web e nei social.
Come di consueto partirò dalla nail art meno schifosa, posizionandola al livello dell'orrore numero 5, fino ad arrivare alla posizione numero 1 con le unghie più allucinanti, più assurde, orride, oscene e aggiungete pure gli aggettivi che preferite, che abbiate mai visto.
Possiamo cominciare, ma sappiate che per me è stato difficile mettere questi orrori in classifica, una cosa disumana proprio.
Iniziamo però tranquillamente con il numero 5:
Direttamente da Facebook ho trovato questa perla. Sinceramente non ho ancora deciso se ho messo questa nail art in classifica per gli artigli o per il pappagallino, ma una cosa è certa: quel povero, adorabile ed indifeso pennuto si sta fingendo morto perché, secondo me, si è sentito catturato da un'aquila, perché solo un'aquila può avere delle unghie così spropositatamente lunghe.
Ok, la smetto di farmi film mentali e passiamo alla numero 4:
Questa è la nail art "enigma", ho deciso di chiamarla così perché io non capisco e probabilmente penso che dovrei anche cercare di evitare di trovare motivazioni valide a queste cose; ma veramente io non so se questo genio di ragazza si sia spremuta davvero il dentifricio che trionfalmente tiene tra le mani oppure si sia messa davvero con lo smalto a disegnarsi l'Aquafresh. Ecco, tra le due opzioni non so quale sia peggio sinceramente, ma nel caso fosse la prima qualcuno, per cortesia, le dica che non asciugherà mai!!!
Saliamo al numero 3 e qui iniziano ad esserci i primi accenni dell'horror perché quelle che abbiamo visto fino ad ora era normale amministrazione.
Ed eccovi la nail art "Grande Fratello". E' inquietante, per quanto sia fantasiosa, per l'amore di Gesù, è oscena, è un'unghia ciclopica, un occhio solo che ti scruta..sempre! E poi, quelle ciglia finte sembrano le zampette di un ragno e rabbrividisco al solo pensiero.
Ma se pensate di aver visto il peggio, care mie, vi sbagliate perché sono pronta a deliziarvi con la posizione numero 2:
Questa è un'opera d'arte, è difficilissima da fare, ma infatti ciò che mi lascia esterrefatta è l'idea...Chi mai si farebbe la ricostruzione fedele di tante piccole pannocchie sulle unghie?! Ma perché?!. Qui la fantasia è davvero tanta e penso ci siano volute delle ore, dei giorni per realizzare una nail art del genere.
Ma passiamo al ASSURDO posto:
La nail art "passione per i peli". Sono sicura che sotto quei manti pelosi, quei peli, quei pezzi di gatto, ci siano delle unghie e immagino che l'idea, sicuramente molto originale, di questa gentil pulzella sia stata quella di ricreare il manto del lupo mannaro (appassionata di Twilight?).
Senti, cara amica, capisco la foto, perchè tu ci piazzi dietro la luna e una persona traquillamente, in qualche modo ,pensa al lupo mannaro, ma quando sei in giro, cosa pensi che la gente creda che siano le tue unghie?! Eh?!
Ad un'attenta analisi (togliendo la luna) sembrano peli di topo, o dei piccoli tappetini pelosi, così magari la gente per strada la ferma e le chide: "Scusa, non è che posso pulirmi le scarpe?!".
Insomma, la domanda rimane sempre quella: PERCHE'?.
Bene,anche oggi abbiamo terminato la classifica e dato che i gusti sono gusti, fatemi sapere cosa ne pensat e quale è la vostra classifica personale.
Alla prossima!! <3



Photo Credits:
Facebook.it





martedì 28 giugno 2016

Come sopravvivere agli uomini (sbagliati)

Care ragazze, oggi parliamo di uomini, ho una lunga riflessione da esporvi. Croce e delizia per tutte noi, questi esseri ci complicano la vita, ma noi, per qualche strana ragione, senza di loro non ci riusciamo a stare.
Certo, saranno pure strani o complicati, ma anche noi siamo delle grandissime dementi a volte, perché se non sono i più stronzi esistenti sulla faccia della terra, noi non li vogliamo. Il bravo ragazzo, romantico, che ci riempie di attenzioni piace solo alle nostre nonne (sì, le nostre nonne sono molto più intelligenti di noi).
Possiamo paragonare gli uomini, come fa Carrie Bradshaw in Sex and the City, alle scarpe con il tacco: ci sono quelli belli che fanno male, quelli che non ti piacciono fin dall'inizio, quelli irraggiungibili che non potranno mai essere tuoi, quelli che affascinano in partenza ma poi capisci che non sono niente di speciale e infine, quelli che non ti stancherai mai di avere con te (a trovarli!!!).
Ma lasciamo stare le serie tv, nella realtà, abbiamo sempre pensato che gli uomini si dividessero in due precise categorie:
1. quelli che ti vogliono
2. quelli che non ti vogliono.
Poi però, stando ad una più attenta analisi, vi ricordo che esistono gli smartphone e grazie a questi, la nostra situazione è drammaticamente precipitata da "Piccoli problemi di cuore" a "Chiedo l'aiuto del pubblico, dello psicologo e della vodka liscia".
UOMINI, davvero, spiegateci i vostri disagi!
E quelli che ti riempiono di like, visualizzano e non rispondono; e quelli che invece visualizzano, rispondono e poi spariscono; e quelli che propongono caffè, aperitivi, cene e noi è da anni che c'abbiamo l'outfit pronto, in attesa di un invito ufficiale. Ma vi manca ancora molto? A parte i neuroni, ovviamente. 
Poi voi fate gli stronzi e noi ci
sfondiamo di cibo
Poi ci sono quelli che un giorno ti scrivono "Sei bellissima" ed il giorno dopo te li ritrovi "In una relazione con *nome di una cessa a piacere*", ma che ovviamente non sei te. Quelli che prima ci provano e poi, un giorno, " No guarda, hai capito male". Ma capito male cosa?! Mica sono deficiente.
Pensate io abbia finito ragazze?! NO OVVIAMENTE, vi ho lasciato i PEGGIORI alla fine, ovvero coloro che prima ottocento messaggi, ventiquattro uscite, baci, abbracci, ciccipiccipucci e dopo: "No guarda, hai capito male, io sono fidanzato". (Ma daiii? Ma veramente? Ed io che pensavo che la tizia nella tua foto di profilo Whatsapp - quello che usavi per scrivermi i messaggi con la stessa regolarità che mi dona il bifidus actiregularis della Marcuzzi- fosse tua cugina di terzo grado). Cacchio, ma almeno abbiate la gentilezza di pagarci lo psicologo.

Ecco, penso che dopo la sconsiderata frase del principe
Biancaneve diventerebbe così
Mi sa che sto facendo le prove per lo sclero definitivo ragazze, ma io avrei voluto vedere la faccia di Biancaneve se il principe, dopo averla baciata, le avesse detto: "Biancanè, io però non voglio una cosa seria". Insomma anche la Disney ci insegna che se un tizio ci bacia poi ci stai insieme, FINE DELLA DISCUSSIONE.
Detto ciò, io comunque credo di aver smesso di aspettare il principe: ormai l'unico azzurro in cui credo è quello di Claudio Marchisio in tenuta da nazionale. ;)
Ho finito lorsignori!
Baci 3xtraordinary! <3

Photo Credits:
www.tumblr.com
disneyprincesses.forumcommunity.net
Story Credits:
- tratto dal Vangelo: "Prendi una donna, dalle uno smartphone"

domenica 26 giugno 2016

I 5 look più brutti di sempre. Ma come ti vesti?!

Oggi continuiamo la rubrica delle cose più assurde e più strane che io, navigando nel web, ho trovato. In questa classifica vi mostrerò degli outfits che alcune star hanno deciso, molto coraggiosamente, di indossare sul Red Carpet.
Ovviamente partirò dalla posizione numero 5, ovvero da un look brutto ma in qualche modo salvabile, fino alla posizione numero 1, corrispondente all'outfit più assurdo e vomitevole della storia dei capi d'abbigliamento.
Bando alle chiacchiere, iniziamo ragazze!!
Alla posizione numero 5, troviamo Bella Hadid al Festival di Cannes di quest'anno:
Lei è bellissima e il vestito, se non fosse praticamente scollato ovunque, non sarebbe nemmeno brutto. Probabilmente lo stilista ha pensato: "No, troppo casual con la schiena nuda e il seno di fuori, come lo posso rendere volgare?! Ah giusto! Facciamo un taglio dalla vita in giù, così mostra la..ehm..farfallina come Belen!". Ma perché?!  Perché tagliuzzare tutto l'abito e non uscire direttamente nuda?! PERCHE'?.
Ma passiamo ora da un look elegante-porno ad un outfit che io, personalmente, definirei horror. Anche per la caduta di stile numero 4 ci troviamo a Cannes:
Laetitia Casta ci ha stupite quest'anno, infatti appena ho visto quest'abito mi sono subito chiesta se per caso avesse litigato con l'Atelier Versace perché questo vestito io lo farei indossare alla stronza della compagnia, alla mia peggior nemica, alla classica magra che dice "ma io mangio un sacco ma non ingrasso", insomma, solo a chi odio veramente tanto farei mettere questo vestito.
Io ammetto di essere tormentata e molto fantasiosa, ma con quest'abito la Versace, per me, ha deciso di far diventare la Casta un insaccato, con tanto di rete sulla parte destra del vestito, dunque soprannominerò molto felicemente questo look "Caduta come un salame".
E ora voliamo per un attimo sul Red Carpet degli Oscar per la posizione numero 3:
Aymeline Valade probabilmente si era addormentata in hotel e, accorgendosi di non avere tempo a sufficienza per vestirsi, ha deciso di presentarsi con nonchalance in camicia da notte, aggiungendo un semplice sandalo nero al posto delle pantofole; altrimenti questo scempio non si spiega!
Ma seriamente si è specchiata prima di sfilare sul tappeto rosso?! Per me no. Questo è il classico abito per cui Enzo e Carla si darebbero fuoco.
Ebbene sì, eccoci arrivati al vertice della classifica, ammetto di essere stata molto indecisa fino all'ultimo sulla posizione di questi due abiti perché, fosse per me, finirebbero pari merito alla posizione numero 1. Dovendo però scegliere per forza, ho messo alla posizione numero 2, questo:
Ed ecco a voi Marion Cotillard vestita da Lines Seta Ultra con molecola n3 antiodore.
La vedete nella foto la statua degli Oscar?! Bene, lei l'ha vinto per questo look orrendo. Non c'è altro da dire.
Passiamo al top over the top  di questa classifica, vi presento la numero 1:
Ecco a voi il look "La morte del cigno".
Bjork nel 2001 ha deciso di presentarsi con un cigno, tra l'altro morto o agonizzante, al posto del vestito. Vi sembra normale?! Questo abito si commenta da solo perché io, vi giuro che mi sto sforzando, non trovo le parole giuste. A questo punto penso che Bjork o è improvvisamente impazzita o non ha afferrato al 100% il concetto di "look animalier". Sì, probabilmente è così, non aveva capito e ci ha regalato una grande risata.

Anche per oggi abbiamo finito, ci vediamo alla prossima puntata! ;)
E non dimenticate di farmi sapere la vostra personalissima classifica!

Photo credits:
Getty images




venerdì 24 giugno 2016

Lettera a Johnny Depp (#mainagioiaday)

Questa mattina mi sono imbattuta in questa foto, magari molte di voi l'han già vista da tempo e io sono in ritardo, ma nonostante questo, con tutto lo shock che ho in corpo, ho deciso di scrivere una lettera a Johnny Depp perché LUI era l'uomo dei miei sogni e ora..oddio comincio che almeno capite quello che intendo.

Dear Johnny,
but what cazz happened to you? You eri so affascinant, so bello, so un pezzo di figo...and now?
Now I will be very sincera: I'm not talking about the panza. Panza is okay. Italian women love panza.
It's also okay if you want vestirti like a rockstar, but please, put a mano on the cuore and togli almeno the gilet in velluto of Maurizio Costanzo.
I want anche tell you about your capelli that you don't lavi da like two anni. I understand you are a bad boy, a pirate of Mar Tirreno...but pig miseria, Johnny! A cazzo di shower, sometimes, proprio no?
And if you continui a vestirti like "poro nonno", you break our cuori. Capisci? Without your giacche di pelle, it's una tragedia!
You eri the fico ribelle who can salvare us from these rincoglioniti di uomini italiani in mocassins and risvoltino!! :(
I have scoperto also that Amber ti ha chiesto il divorzio! Johnny, I know that donne often dicono "L'uomo ci piace vero, sudato, virile!", but we diciamo a sacco of stronzate Johnny! We are quelle che dicono David Beckham, pensano a Cristiano Ronaldo but poi stanno insieme to macellaio del paese with il double mento. Do you understand, Johnny?
Now però listen to me: Amber is a stronza. Okay,she's a fica da paura, but un po' also a fica of wood. You have to andare avanti and stay sereno, because you have noi: noi that ti amiamo also if you don't vedi a shampoo neanche for mistake.
xoxoxo
Kisses 3xtraordinary Johnny <3
                                                                                                                          -M.

Photo credits:
www.instyle.co.uk

giovedì 23 giugno 2016

Dou Dou per la nanna: il migliore amico dei più piccoli

Il dou dou non è un semplice peluche come tutti gli altri, è molto di più. Sembra infatti che questo oggetto assuma un'importanza notevole per il bambino durante i suoi primi anni di vita, diventando addirittura un "oggetto di transizione" che aiuta il piccolo ad accettare il distacco dalla madre, rassicurandolo.
E' per questo che sono in molti a sostenere l'idea che il dou dou vada collocato nel letto accanto alla mamma dal settimo mese di gravidanza, per poi essere spostato nella culla del piccolo quando nasce.
Il dou dou ha un'importanza fondamentale non solo al momento della nanna, poichè diventa il punto di riferimento per il bambino in svariate situazioni in cui i genitori non sono presenti.


In commercio esistono dou dou di varie forme, colori e dimensioni; alcuni somigliano a fazzoletti di tessuto con la testolina di animale, altri sono più simili ai classici peluches... Inoltre, di recente, sono acquistabili anche dou dou con cotone biologico, di qualità e nel rispetto dell'ambiente. Dunque non vi resta che cercare quello più adatto a voi e al vostro futuro bebè! 










Immagini:
http://i70.twenga.com/giochi/doudou/sigikid-straccetto-doudou-coniglietto-tp_768950594047037572f.jpg
https://images-eu.ssl-images-amazon.com/images/I/91-xnKrUeVL._SL1500_.jpg

mercoledì 22 giugno 2016

Polpette di quinoa e zucchine

L'ingrediente base di oggi, la Quinoa, viene scambiata per un comune cereale con la stessa frequenza con cui vengo scambiato per un modello di Armani, praticamente sempre! No va bhe ok...ma giuro che a volte succede...
All'aspetto è simile al cuscus, ma non ha niente a che vedere ne con quest'ultimo, ne coi cereali se non per l'elevata quantità di amido che contiene.
Se l'idea della polpetta però non vi entusiasma e volete sentirvi meno in colpa, vi consiglio di provarla semplicemente con delle verdure fresche e un filo d'olio a mo di insalata, sono sicuro che ne rimarrete piacevolmente sorpresi! Passiamo velocemente in rassegna gli ingredienti:
  • Quinoa: alleata di circolazione, intestino e muscoli, è ricca di fibre, proteine e aminoacidi
  • Zucchine: ricche di vitamine e a povero contenuto di grassi, sono composto per il 95% d'acqua...e poi sono verdi, fanno bene per natura
  • Olio, sale e pepe: non abusatene, vi tengo d'occhio!
  • Pane grattugiato: si, carboidrai...ma le buone notizie arrivano sotto
Ve ne elencherei volentieri le proprietà, ma penso che invecchierei davanti alla tastiera prima di poterle inserire tutte, dunque provvedo subito a farvi un riassunto.
Partiamo con le buone o le cattive notizie? Dai...via il dente, via il dolore!
Si, è ricca, molto ricca di carboidrati. Bene, le cattive notizie sono finite e scommetto che non ve ne siete nemmeno accorti! Contando che comunque l'assunzione di carboidrati non è così disastrosa se nelle giuste proporzioni.
Le buone notizie sono  invece molte:
La quinoa conferisce un apporto di energie incredibile che non vi lascerà trovare nemmeno una scusa per non alzare il culo dal divano e andare ad allenarvi; dovete sapere infatti, che questo alimento è uno dei principali alleati di sportivi, bambini e donne in gravidanza(calme, non è ancora il momento). Grazie al suo alto contenuto proteico è un'ottima sostituta per i prodotti di origine animale. Non ci crederete, ma proprio perché l'abito non fa la modella, nonostante possa sembrare, la quinoa non è una graminacea ed è 100% gluten free! Ultima curiosità, la quinoa è originaria del Sud America, e non vorrei essere troppo insistente ma...avete idea di quanto siano sodi i fondo schiena delle brasiliane? Coincidenze? Io non credo!
Spero che questo alimento sia di vostro gradimmento sotto ogni aspetto
, e che possa rendervi straordinari! Ciao, e alla prossima <3

martedì 21 giugno 2016

Pampers: Salviettine Progressi Sensitive


Un articolo indispensabile che non può mai mancare nella borsa del cambio o sul  fasciatoio, sono le salviettine. E oggi, in particolare, voglio parlarvi delle salviettine Pampers Progessi Sensitive, perfette anche per le pelli più sensibili, in quanto prive di profumazione aggiunta.
Queste salviettine con estratti naturali aiutano a ripristinare il naturale pH della pelle e sono perfette al momento del cambio, ma non solo. Quante volte, dopo aver mangiato un gelato, i vostri bimbi sarebbero pronti per la vasca da bagno? Praticamente sempre e, se siete a spasso, le salviettine umidificanti possono davvero salvarvi la... giornata.
Le salviettine Sensitive si caratterizzano per il tessuto morbido e delicato, che garantisce una pulizia ottimale senza danneggiare la pelle dei più piccini. Sono inoltre prive di alcol e dermatologicamente testate.
Sono disponibili in pacco singolo, doppio o multiplo. Per scoprirne tutte le caratteristiche e gli altri prodotti Pampers visitate il sito: https://www.pampers.it/

Immagine: https://www.pampers.it/assets/img/sections/prodotti/salviettine/sensitive/sensitive.png

lunedì 20 giugno 2016

Un po' di sole per la Reborn Baby Anna Lou

Dopo giorni di puntualissima pioggia serale, finalmente il sole!!
Quanto è bello coccolare la propria bimba mentre si cammina?! E' una sensazione meravigliosa e, non nascondiamolo, quando si è mamme il tempo per andare in palestra è scarso, anzi per la maggior parte è addirittura inesistente, dunque ogni scusa è buona per non rimanere a vegetare ed ammuffire nelle quattro mura di casa. Oltre a presentarvi degli estivi look casual per voi e per il vostro bebè, vi diamo un'alternativa al passeggino: il comodissimo marsupio di Chicco!!


Per la vostra passeggiata vi proponiamo un bel paio di jeans skinny, quelli indossati dalla ragazza nella foto sono di Stradivarius.
In abbinamento ai jeans abbiamo pensato ad una semplicissima cannottierina bianca con scollo tondo di Zara Trafaluc, resa particolare dalle frange che cadono in vita. La ragazza, per completare questo outfit, indossa due braccialetti in pizzo macramè di Cruciani.

Quanto all'outfit bebè, oggi la piccola Anna Lou indossa un paio di Leggins elasticizzati, magliettina a pois e scarpine coordinate. E per completare il look, l'indispensabile cappellino per il sole, leggero e perfetto per riparare la testina del bebè dai raggi solari!
Outfit ragazza: Jeans skinny Stradivarius // Cannottiera con frange Zara Trafaluc // Braccialetti Cruciani
Outfit baby Reborn: Leggings elasticizzati Tex // Magliettina Kiabi // Scarpine Kiabi // Cappellino H&M
Marsupio: Chicco

domenica 19 giugno 2016

Le 5 scarpe più allucinantemente brutte

Essendo questo un blog di moda, ho deciso di creare una mini rubrica delle cose più assurde, più obbrobriose, più brutte che mi è capitato di vedere, girovagando per il web.
Per questo primo appuntamento mi occuperò delle scarpe. Farò una classifica delle 5 scarpe più brutte che mi è capitato di vedere. Partirò dalla quinta posizione, ovvero la scarpa vomitevole, ma in qualche modo "salvabile" e meno brutta della classifica e arriverò alla prima posizione, ovvero l'apoteosi dell'orrore. Bene, cominciamo!
Alla posizione 5 troviamo queste scarpe:
Per la serie: FIDANZATA PSICOPATICA. Non serve essere una patita di moda per dire che queste scarpe sono oggettivamente brutte....Tra l'altro a me ricordano quegli insetti con milioni di zampettine e cavolo, fatemi conoscere qualcuno che le ha comprate perché sono pronta a consegnare loro una medaglia per il coraggio. Ma pensate se qualcuno pesta, per sbaglio il piede a questa (che spero sia una modella stra pagata)? Ahia.
Ma passiamo alla posizione 4:
Queste sono delle Christian Louboutin, quindi costano anche un occhio della testa, ragazze mie! Ma, al momento, l'unica domanda che mi frulla nel cervello è: PERCHE'?. Insomma perché comprare un paio di scarpe del genere? Forse perché il vostro fidanzato vi ha fatto arrabbiare? Avete scoperto che vi ha tradite? No, perché SOLO se dovete prendere a calci qualcuno vi giustifico l'acquisto.
Ma andiamo avanti con la mia PERSONALISSIMA  classifica di scarpe brutte, vi avviso che da questo momento in poi ho avuto grosse difficoltà a fare questa graduatoria perché le scarpe che vi mostrerò sono tutte una più orribilmente brutta dell'altra.
Ecco a voi il posto:
Le scarpe da Pronto Soccorso! Vi starete chiedendo perché le chiamo così: non è ovvio?! Se io mettessi queste scarpe (cosa che per altro non farei mai, nemmeno se mi pagassero...no va beh, se mi pagassero non sarei così schizzinosa!) finirei dopo 3 secondi netti nel triage del pronto soccorso più vicino con una frattura scomposta alla caviglia!. A parte la fantasia  discutibile di queste scarpe, ma il tacco?! L'hanno dimenticato?! Già vediamo T-Rex tutti i venerdì e sabato sera perché molte ragazze si ostinano a mettere tacchi altissimi che puntualmente non sono in grado di portare, se poi VOI stilisti crudeli sfornate queste perle...saremo sommersi di Velociraptor.
Passiamo al 2° posto della classifica, dove farete fatica a credere ai vostri occhi:

AHAHAHAHAHAHAHAH vi presento le "non so proprio cosa dire" scarpe. Sono delle Jeffrey Campbell, in questi ultimi anni hanno avuto grande successo tra le ragazzine e a me, personalmente perché i gusti sono gusti, non piaceva nemmeno il modello classico, ma queste sono proprio improponibili. Se il modello in pelle (?) a destra ha dei semplici brillantini, il modello in camoscio a sinistra è inquietantissimo!! Ma perché?! Ma quale mente metterebbe nel plateau della scarpe le teste della Barbie?!. Lascio a voi la facoltà di rispondere.
Ho lasciato l'obbrobrio per la prima posizione, perché son stata fino all'ultimo a pensare se esistessero davvero...proprio non me ne capacitavo, ma ebbene sì, se pensate di aver visto di tutto, vi sbagliate di grosso. Ecco il posto:
Io credo si commentino da sole. Non so nemmeno come soprannominarle, ma è un mix di vomitevole pelo, inquietante zoccolo di capra (e non sono nemmeno sicura sia una capra) e un tacco a rivoltella oro (quindi niente di più tamarro). No, ragazze, fatemi sapere cosa ne pensate perché io faccio troppa fatica a trovare gli aggettivi giusti per questa "Scarpa Yeti"!
Fatemi sapere la vostra personalissima classifica scrivendo o nei commenti qui sotto o sulla mail personale: 3xtraordinaryfashionblog@gmail.com 

Photo Credits:
Images from web: "scarpe più brutte"

sabato 18 giugno 2016

Una tragedia annunciata: prendere il sole. Breve guida per sopravvivere in spiaggia


L’estate, la stagione che tutti aspettano, amano, elogiano, ma soprattutto sopravvalutano parecchio. E il caldo torrido e le zanzare e  l’eritema e la sabbia e la salsedine e i capelli rovinati e l’umidità e chi più ne ha,  più ne metta.
Ma vi pare che con l'eritema faremo foto così WOW?! Ma neanche nei miei più goduriosi sogni selvaggi proprio.

A quanto pare, però, io sono l’unica a notarne i difetti, perché tutti non vedono l’ora di partire per il mare.
Che io sia un’anima tormentata è cosa assolutamente certa e provata, eppure io questo fatto di “andare al mare” a “prendere il sole” non lo capisco; insomma, sembra quasi  sia stato stipulato un accordo non scritto a un certo momento, a me ignoto, della storia.
Ma perché? Non possiamo fare altro?
Non possiamo scrivere commenti odiosi agli youtuberz come ormai fan tutti?
Stalkare la persona che ci piace sui vari social?
Ho capito che c’è il mare e che dobbiamo godercelo, ma io, creatura cittadina, sono certa che il mare comunque rimarrà lì per altri milioni di anni e io potrò comunque godermelo quando ne avrò voglia, ma in estate non ce la faccio. NON. CE. LA. FACCIO.
Non fa caldo, fa un cazzo di caldo africano e mi tocca lottare tra l’abbassamento di pressione e la mancanza di energia, ma la spiaggia….ecco, la spiaggia è ancora peggio. La spiaggia è proprio quel posto che ti innervosisce fino a toccare il livello 12 della Scala Mercalli e ciò significa solo una cosa: grande catastrofe. I granelli di sabbia che si infilano ovunque, la crema che per quanto tu la possa spalmare non si sarà MAI assorbita a sufficienza e non appena entri in acqua, esci e (CLASSICO) ti rimane l’alone bianco. Ma continuiamo: gli insetti che ti perseguitano, lo slippino sugli altri, le urla degli altri, la palla di quelli che giocano a beach volley che immancabilmente finisce in testa a te, i capelli VS la salsedine che diventano pagliuzza pronta a spezzarsi alla prima spazzolata e, per concludere, tutti i pallini del lettino impressi sulla pelle.
Sì, nonostante io sia sempre andata al mare, IO in spiaggia non sono in grado di starci. Siamo tutti lì, uno ammassato sull’altro, tutti sudati e incremati, dunque appiccicaticci, urlando come scimmie al vicino di ombrellone e il pranzo nel mini frigorifero portatile; mentre io, appollaiata sulla sdraio, fisso tutto ciò pensando: perché dovremmo prendere il sole ora? Ok, siamo tutti più belli abbronzati , ma se TUTTI prendiamo il sole in massa che senso ha? Lo fate per poi ritrovarvi alla sera con lo stesso colorito arancion-rosso (sì, nuovo pantone) a ballare i balli di gruppo con il gruppo dell’animazione?

Ok, sono certa di essere io il problema: ho le lenti a contatto che rinsecchiscono, ho la cellulite a cui devo badare,  ho i capelli di un Enzo Paolo Turchi che si è pettinato secondo il manuale “L’arte della pirotecnica”, mi annoio , sono afflitta dall’incresciosa doppia ricrescita del pelo e sì, BREAKING  NEWS, non esiste un metodo indolore per depilarsi e io odio fare la ceretta. Lo dovete sapere: fosse per me sarei una scimmia.
Come sopravvivere a tutto ciò? Infilatevi le cuffiette e sdraiatevi beatamente sul lettino. Ah no, quasi dimenticavo: per quanto sia alta la musica che ti spara nelle orecchie, mi dispiace, ci sarà sempre il vicino di ombrellone che griderà alla moglie “La Portman attrice…sette lettere…Naaaa??”, che ti farà sobbalzare dallo spavento. Non importa, capita, rimettiti le cuffiette. Oh certo, senti un lieve solletichio al braccio destro, “oddio sarà sicuramente un calabrone, di sicuro uno di quelli 2.0 mortali”. Ti rialzi colta da un panico improvviso e:“Ah no, erano solo capelli, menomale!”.
Io le cuffie me le rimetto, ma davvero ragazze, mi dispiace, non so proprio come sopravvivere…consolatevi con i bagnini pronti a salvarvi e qualche cocktail. Abbondate pure tranquillamente nel caso la situazione si facesse tragica.

Baci 3xtraordinary!!
Foto credits:
www.google.it

venerdì 17 giugno 2016

3 alternative vegetali ai comuni alimenti di origine animale

Per chi ha deciso di intraprendere una dieta vegetariana o vegana, che sia per etica o per salute, o per chi è semplicemente incuriosito da alimenti nuovi e particolari, non è sempre facile trovare delle alternative che soddisfino allo stesso tempo sia il palato che il corpo, rispettandolo in tutto e per tutto. Oggi vi mostrerò le alternative ai 3 principali alimenti di origine animale, ma prossimamente andremo a scoprirne molte molte altre.
Partiamo con la premessa che ormai la quasi totalità dei prodotti di origine animale è ad oggi sostituibile con la relativa alternativa vegetale, ed è con questo elenco che voglio darvi una mano a rendere più facile la vostra spesa se non avete ancora trovato quello che fa per voi.
Se sto facendo questo articolo è perché so perfettamente come ci si sente a correre per le corsie del supermercato in cerca di cibo adatto a questa dieta sperando di evitare l'esaurimento sia a voi che a chi vi accompagna durante la spesa; da oggi niente più corsa di carreli, garantito!

ALTERNATIVE VEGETALI A:
  1. Carne: A sostituzione della carne abbiamo numerosissime aternative vegetali che ne imitano il gusto e talvolta ne superano addirittura le proprietà! Tra i miei alimenti preferiti ci sono sicuramente il SEITAN (che abbiamo già visto insieme sotto forma di veggie burger in una buonissima ricetta) e il TEMPEH che altro non è che un derivato della soia. Per non rischiare la tanto temuta "carenza" di proteine, sarà sufficiente poi affidarsi ai LEGUMI, una vera e propria bomba di proteine che non ci farà nemmeno rendere conto di aver abbandonato la carne.
    Tempeh grezzo
    2. Latte: Le alternative vegetali decisamente più salutari del latte sono davvero numerosissime; vi riporterò le mie preferite che vi permetteranno di eliminare il latte senza sentirne affato la mancanza. Latte di RISO: credo sia una delle cose più buone che abbia mai bevuto, leggero fresco e facilmente digeribile, è l'alternativa più facile per sostituire il latte. Dal gusto un po' più deciso è il Latte di SOIA, alternativa che non molti gradiscono ma che è sicuramente molto salutare e ricco di vitamine, rappresenta il più diffuso sostituto del latte. Altre alternative per i più golosi sono Latte di COCCO, MANDORLA e NOCCIOLA, non ho parole per descrivere quanto siano buoni, certo il loro sapore potrebbe comunque alla lunga stancarvi ed è per questo che consiglio vivamente come primo sostituto il latte di RISO che ha un sapore buono ma più neutro che non rischierà di nausearvi nonostante gli abusi(ne so qualcosa ahah). Vi sono comunque altre tipologie di latte vegetale però meno fcilmente reperibili che ho deciso di omettere da questo elenco.

Latte di riso
           3. Formaggio: Il più comune sostituto del formaggio è sicuramente il famosissimo TOFU e     da amante del formaggio vi dirò che non è stato facile riuscire a passare dall'uno all'altro, ma con un po' di perseveranza, nulla  è impossibile! Da sottolineare che per renderlo gustoso, va cucinato come merita, e prometto a breve una ricetta dove sarà l'ingrediente principale. Il tofu infatti si presta molto bene sia per piatti dolci che per piatti salati ed ha la fantastica caratteristica di assorbire l'aroma e il sapore degli ingredienti con cui viene in contatto (provate anche solo a saltarlo in padella con spezie, limone e una sfumatina di vino bianco, rimarrete abocca aperta, anzi chiusa intenti a mangiarlo una fetta dopo l'altra). A differenza del formaggio inoltre, il tofu è un alimento estremamente leggero, privo di colesterolo ed estremamente povero di grassi!
Tofu




giovedì 16 giugno 2016

Bambole Reborn: cosa sono e dove comprarle

Un argomento che ultimamente interessa parecchio il web sono le bambole reborn. L'opinione pubblica, a proposito di questo fenomeno, si divide solitamente in due fronti inconciliabili. Il primo sostiene a pieno questo hobby, il secondo lo distrugge come se non ci fosse nulla di peggiore al mondo e si diverte a ricoprire di critiche insulse chi le possiede.
Ma che cosa sono queste Bambole Reborn? Innanzitutto è fondamentale chiarire che non si tratta di bambole per bambini, le Reborn non sono giocattoli! Sono pezzi da collezione realizzati a partire da un kit in vinile, unici poichè dipinti a mano attraverso il processo del reborning, che include anche l'inserimento facoltativo dei capelli, degli occhi e l'assemblaggio finale della bambola, con tanto di pesi calibrati nel modo migliore per renderne il peso molto realistico, come quello di un vero bebè. Perchè sì, queste bambole nascono per assomigliare a neonati veri in tutto e per tutto (aspetto, peso, dimensione).
Il fenomeno delle bambole reborn si è sviluppato intorno al 1939, quando tra gli appassionati di bambole nacque il desiderio di realizzarne di più realistiche. Iniziarono quindi a definirsi i processi di lavorazione che permisero di raggiungere risultati sempre più soddisfacenti.
Da allora questo hobby si è diffuso un po' ovunque, particolarmente in America. In Italia al momento non è ancora molto conosciuto e quasi sempre non è socialmente accettato.
Trattandosi di bambole in vinile molto realistiche, estremamente delicate ma pur sempre coccolabili a differenza di quelle in porcellana, i collezionisti spesso tendono a trattarle "come veri neonati". Comprano abitini e accessori per loro, le vestono e addirittura le portano a passeggio. Questo ha suscitato particolari critiche da parte dei più scettici, che ritengono tutto questo una pazzia.
Le bambole reborn, tuttavia, vengono acquistate anche da persone che hanno perso figli o che non possono averne e si sta studiando l'effetto terapeutico che esse sembrano portare a chi le possiede.
Su YouTube si trovano moltissimi video di bambole reborn in inglese e, ultimamente, anche qualche video in italiano ("Reborn Baby Giulia ITALIA" è stato il primo canale YouTube in italiano a riproporre il format dei video americani in lingua italiana).
Molti video di bambole reborn sono classificati come roleplays, ovvero video finzione dove l'utente sostiene una sorta di gioco di ruolo con la propria Reborn per intrattenere gli appassionati di questo hobby e mostrare le proprie bambole. Questi video, da poco disponibili anche in italiano, stanno ricevendo aspre critiche da parte degli utenti che non sembrano accettare l'idea che si tratti di semplice finzione.

E ora vi starete probabilmente chiedendo (o forse no, chissà): "Dove si possono acquistare queste bambole? A che prezzo?" Le Reborn sono acquistabili online in vari siti (nursery degli artisti che le creano, facebook, ebay, amazon...) e il loro prezzo è solitamente compreso tra i 300 e i 600 euro, se ben realizzate e di buona qualità.

E voi cosa ne pensate di queste creazioni? Ne avete già o ne vorreste una, oppure non vi piacciono?

mercoledì 15 giugno 2016

3xtraordinary Diet

L’argomento dieta è serissimo, spesso spinoso, perché molti da anni tentano la lotta al carboidrato, ai Kili in eccesso e al classico “Da domani mi metto a dieta” che poi puntualmente il “domani” diventa dopodomani, il giorno dopo ancora fino al MAI. Molte ragazze, ma anche ragazzi, hanno iniziato da anni, alcuni da mesi, una lotta senza tregua con il cibo e con se stessi.
Prima di addentrarci nel bianco mondo della galletta di riso, vorrei assicurarmi che tutti voi sapeste che non sono un medico e nemmeno un’esperta in materia, quindi questo post non deve essere letto come un dogma, ma come il racconto di una sorella che ha visto e seguito il fratello nella missione DIETA e che lui finalmente ce l’ha fatta.
Seguire una dieta non è facile, è fatica, sofferenza e ci vogliono una volontà di ferro e una grande fiducia in se stessi. E’ necessario pensare che sì, quella dolcissima brioches sul tavolo della colazione farà la differenza e non è vero che “Dai, per una volta non importa!”. Importa eccome invece.
Alcuni passano a drastiche diete, dove dal sfondarsi di Nutella sul divano passano al  non mangiare nulla, saltare i pasti e lenire i morsi della fame con litri e litri di acqua…non esiste cosa più sbagliata di questa! Saltare i pasti (sì, compresa la colazione) non fa dimagrire, fa star male, oltre ad avere una fame allucinante si rischia di mangiare il doppio al pasto successivo. La nutrizionista che ha seguito mio fratello in questo percorso gli ha sempre ricordato di mangiare POCO ma SPESSO.
Non si elimina la pasta dal pranzo, non serve, non bisogna privarsi di qualcosa che ci piace, basta diminuirne le dosi. Solo il pane possiamo dimenticarci, ma non gli spuntini!. Il dimagrimento sarà certamente più lento, ma sarà per sempre, non ricadrete più nell’errore di abbuffarvi, perché il vostro metabolismo si sarà abituato ad una certa quantità di cibo.
Ed ecco che vi presento gli alimenti di cui ci si può fidare: 
 

Sembrano pochi, ma in realtà non lo sono affatto, danno il giusto apporto calorico e le giuste proprietà.
Ma quali altri problemi può incontrare sul suo percorso una persona che sta facendo la dieta?
Gli altri, le persone che fanno domande e che non capiscono, perché, giustamente o meno, non ci sono passate e non sanno cosa significhi.
Ecco alcune semplici regole per sopravvivere:
1.  Non dite a NESSUNO che state facendo una dieta (soprattutto non alla nonna).
Almeno fino a quando non potrete più nasconderlo, ditelo a meno gente possibile.
“Ma cosa vuoi che ti faccia?”
“Dai, per una volta…che cosa cambia?”
NO. NON ASCOLTATELI.
2. Una volta a settimana potete togliervi qualche sfizio.
Pizza, patatine, bignè, torta al cioccolato, ecc ecc. Una volta alla settimana potete concederveli o a pranzo o a cena, perché è giusto premiarvi, eliminare ogni voglia e rimanere concentrati tutto il resto della settimana. Inoltre, ci sarà sempre un compleanno, un aperitivo o una serata a cui dovrete partecipare, dunque in questo modo potete evitare di sentirvi in colpa e nessuno saprà della vostra dieta.
I benefici di questa dieta si notano non solo dalla evidente perdita di peso, ma si impara anche a mangiare in modo sano e a sentirsi meglio con il proprio corpo e con se stessi ed è un traguardo importantissimo.

Il suggerimento che invece mi sento di dare senza paura di essere contraddetta benedicendo l’Umanità con la mia saggezza è: state lontani da chi, non appena dimagrite inizia a dirvi “Ma quanto sei dimagrita? Secondo me non è normale. Secondo me è anoressia. Ma mangi? Sei sicura? Eh?”.
COSA E’ QUESTA STORIA?! Non fidatevi di chi crede che tutte coloro che sono magre sono malate, perché pensano che mangiare sia tutta salute. Perché un chilo in più è meglio di un chilo in meno. Perché mangia che ti fa bene.
Essere in sovrappeso fa forse bene alla salute o all’umore, se non ci si sente a proprio agio o si è presi in giro dagli altri?No, solo che non si può dire ad una persona grassa di dimagrire, perché guai.
Il cibo per molte persone è un consolatore di insuccessi, è un rifugio, è un cullatore che lenisce la noia esistenziale e in questi casi è una malattia…sia il grasso sia l’eccessiva magrezza sono una malattia e in quanto tali  vanno curati.
Questo post mi auguro sia utile per scambiarci consigli, esperienze ed incoraggiamenti e spero che vi possa essere in qualche modo d'aiuto (se volete scriverci, ma non volete che tutti vedano il vostro commento, potete scrivere alla mail del blog: 3xtraordinaryfashionblog@gmail.com dove possiamo parlare delle vostre esperienze e dei vostri eventuali consigli in privato).

Baci 3xtraordinary.




 

martedì 14 giugno 2016

Cose interessanti da fare mentre si asciuga lo smalto


Lo smalto imbroglia ragazze mie, è ingannevole più del vostro fidanzato quando vi dice che quella che c’era alla festa la scorsa settimana, mentre tu non c’eri, era brutta, poi tu la guardi e lui “Ma amore, è solo fotogenica, sei più bella tu”. FALSOOOO.
Lo smalto, più o meno, è falso come il vostro lui. Ti fa credere di essere asciutto e invece no. NON LO E’ MAI.
Smalti Kiko

Ecco cosa fare mentre aspettate che il nemico si asciuga:
1. Restate perfettamente immobili. Richiudere lo smalto, aprire una bottiglia d’acqua, bere, rispondere al telefono potrebbero sembrare tutte azioni motorie alla tua portata. Invece no. La realtà empirica è matrigna e tutto è tuo nemico: la sedia, il cuscino, il cellulare, la borsa, la caramella che vuoi mangiare, tua mamma, tuo figlio, il cane, il gatto, i capelli, l’aria.
IMMOBILE DEVI RIMANERE.
L’unico movimento che puoi permetterti (mi raccomando, solo in un luogo abbastanza largo da poter ospitare un ippopotamo) è il saluto della regina Elisabetta e il sostegno immaginario tipicamente turistico dell’altrettanto immaginaria torre di Pisa.
2. A volte però, durante il tempo di asciugatura, potrebbe capitare che tu abbia bisogno di eseguire una di quelle pericolosissime azioni cinetiche scritte nel punto 1. Cosa fare allora? Insomma, se ti chiama il capo mentre lo smalto si asciuga e il cellulare è in borsa mica puoi non rispondere, ma non puoi nemmeno rischiare di sporcare la borsa o sbeccare lo smalto. No problem: bosseggia il tuo fidanzato. I fidanzati sono fatti apposta. L’Altissimo ce li ha donati per questo. “Ho appena messo lo smalto” is the new “Sono incinta” . Non posso farlo, fallo tu.
3. Sfrutta l’attività cerebrale dato che è l’unica attività che ti è concessa. Inizia a riflettere e continua a NON MUOVERTI.  Ecco a voi alcuni spunti:
_Non ti vergogni di aver mangiato quella torta con il triplo strato di panna?
_Era davvero necessario innamorarsi di quel caso umano con cui sei stata nel 2007?
_Perchè per consolare la gente si utilizzano quelle frasi fatte (per altro odiose)? “Oh ma andrà meglio” “Oh ma non preoccuparti” “Andrà tutto bene”. Ma cosa ne sanno di come andrà?
_Perchè quella discutibile proprietà commutativa della moltiplicazione è accettata da tutti? E’ ovvio, anzi che dico OVVISSIMO,  che se 0X1 fa 0, 1X0 non fa 0!!! Se io ho una maglietta di Zara e la moltiplico per nessuna maglietta di Zara, io la maglietta ce l’ho comunque, e nessuno me la toglie.
Bene, mentre vi trastullerete e vi affaticherete a trovare risposte sensate a queste domande, il vostro smalto sarà asciutto.
Ah no, lo smalto non si asciuga mai.
Alla prossima! <3

lunedì 13 giugno 2016

Wedding day con la Reborn baby Anna Lou

Dopo l'ultimo articolo, dove vi abbiamo presentato un look da cerimonia bianco, ecco a voi l'outfit perfetto per un eventuale matrimonio!
Quello indossato dalla ragazza è un vestito monospalla con un'allegra fantasia colorata di Liu Jo.
L'abito cade morbido sui fianchi ma esalta il busto e il decollèttè, inoltre ciò che rende questo look particolare e sbarazzino è lo svolazzante tulle presente sul fianco sinistro.Questo vestito è perfetto abbinato ad un bel tacco 12 che risalta e slancia le vostre bellissime gambe e la vostra silhouette ;-).



La bimba indossa invece un dolcissimo abitino di cotone, a maniche corte e con copri-pannolino integrato. Da notare, oltre alla stampa tenerissima, le maniche arricciate e il colletto che rendono il tutto più elegante. I pratici bottoni sul copri-pannolino permettono di cambiare facilmente il bambino in un batter d'occhio! Completano l'outfit una fascia per capelli con fiocchetto e dolcissime ballerine a fiori. 
Outfit ragazza: Abito monospalla Liu Jo // Scarpe Open Toe IL LACCIO
Outfit bimba: Abitino OVS // Ballerine Zeta // Fascia per capelli Claire's // Succhietto MAM
Carrozzina: Trio Living by Chicco
Pupazzetto: Maison du Monde

domenica 12 giugno 2016

Biberon MAM First Bottle 130ml

Oggi vi parlo di biberon... non di biberon qualsiasi, però! Sebbene sia difficile selezionarne uno per il vostro bebè, vista l'ampia offerta proposta dai vari negozi, una marca in particolare ha attratto la mia attenzione... e sì, solo una parola: MAM.
In particolare, MAM First Bottle 130 ml è il biberon innovativo dal design moderno con l'esclusivo sistema anticolica che garantisce un flusso uniforme grazie ai fori di ventilazione sul fondo. Secondo una ricerca di mercato, questo sistema avrebbe ridotto dell'80% il rischio di coliche.
Il fondo del biberon, inoltre, è svitabile e la valvola anticolica è removibile per una miglior pulizia, fondamentale soprattutto nei primi mesi di vita del bebè.
La tettarella MAM dimensione 1 (dalla nascita) è realizzata con lo speciale Silikon Seta che garantisce una miglior presa da parte del bambino.
Mam First Bottle è autosterilizzante, bastano tre semplici passaggi e un forno a microonde. Così potrete fare a meno degli sterilizzatori appositi.

Quanto al design... credo possiate constatare voi stessi quanto siano curati nei minimi dettagli. Insomma, piacciono ai bambini, ma anche alle mamme... e, perchè no, anche ai papà!



venerdì 10 giugno 2016

CONSIGLI IDIOTI PER RAGAZZE IN CRISI


La fortunata serie di “CONSIGLI STUPIDI” continua. Oggi parliamo di come possiamo stare calme nonostante a volte sembri che le persone che ci circondano facciano di tutto per farci incazzare come delle vespe.
Nel caso ve lo stiate domandando: sì, anche oggi ho i fashionissimi calzini colorati e sì, il mio fidanzato è ancora lontano per lavoro.
Se in una scala del dolore in cui 1 è la scena al rallentatore dell’ombretto MAC che si sgretola in cenere nel lavandino del vostro bagno, provocando un rumore secco, e che il vostro cuore ormai in briciole e colmo di disperazione associa agli scenari polverosi e mortali di Sentieri Selvaggi e 10 è il dente del giudizio che spunta, e ti gonfia la guancia il giorno stesso in cui dovete uscire con la compagnia del vostro ragazzo e sapete perfettamente che ci sarà COLEI che vi guarderà con aria compassionevole, mentre dentro di sé starà esultando della vostra impresentabilità con la stessa enfasi che ci mise  mio padre ai Mondiali del 2006…bene, complimenti! Avete raggiunto il massimo livello di crisi, cioè con una fame da otaria che ti fa solo esclamare, con voce a metà tra la disperazione e la risatina isterica: “Ah fame?! Ma hello premestruo my old friend!!!”, una lotta in corso con un insetto preistorico che ha deciso che la tua camera è la sua nuova abitazione, i capelli che sembrerebbero più pettinati se avessi passato la notte a rotolarti con un cane bagnato in giardino, milioni di libri da studiare e, ciliegina sulla torta,  la crema anti-cellulite che son due giorni che ti dimentichi di metterla.
Ma tranquille, siete nel posto giusto. Ecco una breve lista di consigli tutti egualmente idioti, ma utilissimi per lo STAY FIGA anche se la vostra vita al momento vi sembra una mera esistenza di strazio e disperazione.

NUMBER ONE
Siete in casa da giorni e avete paura di uscire perché pensate di prendere fuoco al sole? Indossate il pigiama o peggio, la tuta in acetato  perché dovete studiare e mettervi un paio di jeans vi sembra sprecato per un’azione così stressante e noiosa? State per essere ingaggiate nel ruolo di mamma orsa per rifare la scena dell’attacco a Leonardo Di Caprio in Revenant a causa della coltre di pelo che ormai riveste la vostra superficie corporea?  Ecco, vedete di alzare il vostro lato B dalle sedie o dal divano e andate a lavarvi i capelli e a farvi la ceretta ANCHE SE SIETE IN CASA A PARLARE CON LE PIANTE. Siete tutte bellissime sotto quell’abbruttimento e vi sentirete subito in pace con voi stesse.

NUMBER TWO
In questi momenti di crisi nera dovete pensare che qualcuno vi stia guardando. E’ inutile che vi lamentate di voi se poi non avete voglia di fare nulla, dunque immaginate ci sia una telecamera o che la sua ex vi conti le smagliature o vi controlli la cellulite. Ci si fa per caso vedere così? Mentre ci si ingolfa di M&M’s, Pan di Stelle, cioccolata o il tonno in scatola Rio Mare e altri cibi dell’esasperazione? NO. Sistemate il tugurio in cui sopravvivete, truccatevi e profumate le lenzuola o i cuscini. Essere carine in un ambiente carino aiuta ad avere pensieri carini.

NUMBER THREE
Io sono riuscita a superare con grandissima, ENORME, maturità il fatto di non poter cantare I will always love you con la mia amica senza crepare i vetri della macchina, ma fidatevi cantare in macchina con il volume a 26 è un’esperienza meravigliosa, quasi terapeutica. Sfogate il vostro dolore fingendo di essere ad un concerto. Risultati garantiti.

NUMBER FOUR
Se non avete ancora intenzione di separarvi dalla vostra coperta pelosa, nella quale siete avvolte da giorni manco foste un bruco, passate una bellissima ora a fingere di vivere come in un telefilm: con l’intimo coordinato e immaginando di sfilare per Victoria’s Secret, i vestiti all’ultima moda, candele profumate (oppure accendete il camino nel caso sia inverno) e preparatevi qualcosa di sfizioso da mangiare con la stessa gioia di quelli della pubblicità che mettono la pasta nella più bella pirofila che hanno il casa per servirla con uno smagliante sorriso. Tranquille, non lo fa nessuno e noi in questa casa ci si ciba come scimmie direttamente dalla pentola.
Se invece vi preparate qualcosa di freddo servitela su un vassoio chic e rendete il tutto molto più Instagrammabile.
Ecco, tipo così.


NUMBER FIVE
La vostra peggior nemica ha pubblicato  una foto e adesso siete incazzate e invidiose come un cobra? Bene, focalizzatevi sui vostri punti di forza. Non cominciate a pensare che non avrete mai quelle tette così piccole/così grosse, quelle ciglia lunghe o quelle gambe da stambecco. Io ho i brufoli però vado fortissima sulle anche, in particolar modo quei pochi centimetri che si incavano.

Va bene il crogiolo nel dolore, ci si odia, si fanno i malocchi (perché alla fine siam donne), ma poi si accettano i nostri difetti e si è se stesse, si esce e ci si migliora.
Alla prossima puntata!!

-M e i suoi calzini.

giovedì 9 giugno 2016

Pizzoccheri Vegan

Visto il clima uggioso con cui questa estate ci ha dato il benvenuto, nulla è meglio di un piatto ricco e tradizionale per riscaldare un po' il tempo, nella speranza che questa pioggia ci dia tregua!
Famosi per le loro caratteristiche protettive, i pizzoccheri sono tutt'altro che "carboidrati vuoti", grazie al loro alto contenuto di polifenoli(antiossidaniti anitumorali) presenti nel grano saraceno, che ne apporta in grande quantita! Diciamo dunque che questo tipo di carboidrati, la prova costume lo concede volentieri, sopratutto se vogliamo mettere al primo posto la nostra salute: mostrare una bella carrozzeria ma senza benzina mette a repentaglio tutti gli sforzi fatti per arrivare in formissima sulle spiggie e in riva al mare, fate attenzione!
Gli ingredienti per realizzare un perfetto piatto di pizzoccheri vegan sono:
  • Pizzoccheri: considerati il miglior tipo di pasta al mondo, consiglio vivamente di realizzarli in casa con un po' di pazienza; quelli normalmente reperibili sul mercato perdono molte delle loro proprietà durante la lavorazione industriale, fatta eccezione per quelli integrali o bio, acquistabili se non avete troppo tempo per farli a mano
  • Coste: tra le alleate numero uno di occhi, capelli, pelle ed ossa, danno un tocco rustico e molto saporito alla vostra ricetta
  • Patate: ricche di vitamina C e di potassio, rappresentano un ottimo aiuto contro l'ipertensione oltre ad essere a parer mio uno degli ortaggi più buoni e versatili della cucina di tutto il mondo
  • Panna di soia: perfetta alternativa al formaggio, darà ,con un po' di tolleranza, quel fantastico effetto gratinato e colante che però ci costa non pochi grassi; utilizzando una panna 100% vegetale invece, i vostri fianchi ringrazieranno
La ricetta di oggi, è una tra le preferite pietanze della cucina vegetariana nella loro deliziosa e leggerissima versione vegana. Vi garantisco che questo piatto mette sempre d'accoro tutti nel dire che anche i vegetariani ma soprattutto i vegani possono mangiare con gusto! Non mi resta che augurarvi un buon appetito e un "caloroso"(speriamo) buone vacanze a tutti! Alla prossima <3

mercoledì 8 giugno 2016

CONSIGLI 'MBECILLI PER RAGAZZE INCAZZATE COME UN MAMBA NERO, VELENOSE, SANGUINARIE E CARNIVORE


Stasera Grey’s Anatomy, Dottor House, Chi l’ha visto, Uomini e Donne e tutte quelle meravigliose puntate trash che di solito mi tengono attaccata alla televisione con una Kinder Pinguì in mano, incurante della MOLTO TROPPO imminente prova costume, non ci sono. Ho quindi pensato di creare questa rubrica di consigli senza dimenticare il tema della moda e del prendervi cura di voi stesse...infatti, sto scrivendo con dei coloratissimi calzini molto glamour e molto allegri, da portare quando la tristezza è alle porte.


Ma soprattutto quando il vostro fidanzato è lontano per lavoro e non li può vedere.


 
Insomma, come potete capire ho un sacco di tempo per scrivere…ah già, ci sarebbe la sessione estiva, ma non importa (notate pure con orgoglio questa calma apparente che mi porterà ad un crollo isterico il giorno prima dell’esame, ma DETTAGLI).

Bene, non divaghiamo…

Se in una scala del travaso di bile in cui 1 è la scena in cui il vostro correttore non corregge affatto quel brufolo enorme, puntualmente piazzato nel centro della vostra faccia, rosso di stress e talmente enorme che per un momento avete pensato di trasformarvi in un meraviglioso unicorno (a questo proposito vorrei salutare il mio amico Massimone, il brufolo da sessione: “Bentornato mitico!”) e 10 è il fidanzato, lontano per lavoro, che voi immaginate sdraiato su centinaia di unti corpi femminili, svedesi e nudi, vi trovate al livello massimo di ira, ovvero con la faccia stravolta, un occhio più piccolo dell’altro, qualche tic nervoso qua e là, i capelli esplosi, nella testa scenari mortali che nemmeno Final Destination si poteva immaginare, la sua ex dimagrita, un vostro nuovo brufolo, lo smalto che sembrava asciutto e invece si è sbeccato, il tacco rotto, la cugina sapientina che ci tiene a darti consigli sulla tua vita sentimentale, facendoti sembrare la Bridget Jones del nuovo millennio, le incomprensioni e, più in generale, un’intolleranza profonda per il genere umano che sta aumentando con il passare delle ore, minuti, secondi.

KEEP CALM!! La rabbia è una cosa meravigliosa se sappiamo sfruttarla al meglio.

Dunque ecco alcuni consigli per non abbottarvi di cioccolata o merendine ipocaloriche:

NUMBER ONE
Mantenere la memoria allenata è importantissimo (soprattutto se in famiglia ci son stati casi di Alzheimer). Potrete ricordare in questo momento vascolare cerebrale tutti quelli che nella vostra vita vi hanno fatto arrabbiare e potete applicare loro e alla famiglia, fino al grado di parentela che preferite, un fantasioso, colorato, giocoso, meraviglioso neologismo. Io avevo una nemica di nome Valeria sul cui piano di omicidio ho indugiato per molto tempo, studiandolo nei minimi dettagli; ora, essendo maturata, quando uccido le zanzare, le chiamo con i nomi delle persone che non sopporto o che comunque non ho sopportato: “Ti ho beccato alla fine Valeria!” o “Presa, Ornella!”.

NUMBER TWO
Lo scoppio d’ira è l’occasione giusta per arricchire il vostro vocabolario personale. Ovviamente intendo parlarvi di parolacce e improperi. Avete mai pensato ai sinonimi di “coglione”? Minchione, babbeo, scemo, cervello di ghiandola spermatica. Ebbene sì, possiamo utilizzare anche il lessico dell’anatomia. L’italiano è una lingua meravigiosa e potete spaziare nei vari dialetti per far uscire la rabbia dal vostro corpicino.

NUMBER THREE
A quante di voi, durante una grossa incazzatura è venuta voglia di demolire tutto a colpi di spazzola, cornetta del telefono (per l’amore di Gesù, attente a non chiamare nessuno!), cellulare, piatti e qualsiasi oggetto che vi capiti sotto mano?!. Mentre scorrazzate per casa imprecando con svariati idiomi e con vostra madre che vi segue buttandovi addosso acqua santa e facendosi il segno della croce, mi raccomando, non rompete oggetti che poi vi pentite. VI PENTITE MOLTO. Invece di rompere, uscite: sistemate il giardino, piantate fiori colorati (io amo i cactus in realtà, anche se due mie piante grasse sono morte, pace all’anima loro). Passate l’aspirapolvere, rifate il letto, pulite i vetri e riassettate il bagno…insomma, calmatevi a colpi di spugna e CIF.

NUMBER FOUR
Last but not least grande consiglio, forse il più stupido, ma contemporaneamente il più utile. Se con la forza mistica che vi assale in un momento di ira funesta sareste in grado di sterminare un gruppo di elefanti strangolandoli con le vostre stesse manine, amiche mie, è ufficialmente il momento di spalmarvi la crema anti-cellulite!. Avanti, coraggio, prendete il barattolo che vi congela le gambe facendole diventare tutte rosse a mo’ di Fragolino e finalmente, potete eseguire il comando scritto sul retro della confezione: “Applicate effettuando un vigoroso massaggio”. Penso che non avrete grossi problemi, dunque iniziate a spalmare quella crema come se doveste impastare 5 Kg di pasta frolla. Risultati garantiti.

NUMBER FIVE
Siate sempre straordinarie, tanto poi la rabbia vi passa  e vi pentite di aver pianto (cavolo, cola il mascara!!) o di esservi quasi strappate i vostri meravigliosi capelli (poi non vi lamentate del balsamo che non funziona).

 

Alla prossima puntata! Baci 3xtraordinary.