sabato 18 giugno 2016

Una tragedia annunciata: prendere il sole. Breve guida per sopravvivere in spiaggia


L’estate, la stagione che tutti aspettano, amano, elogiano, ma soprattutto sopravvalutano parecchio. E il caldo torrido e le zanzare e  l’eritema e la sabbia e la salsedine e i capelli rovinati e l’umidità e chi più ne ha,  più ne metta.
Ma vi pare che con l'eritema faremo foto così WOW?! Ma neanche nei miei più goduriosi sogni selvaggi proprio.

A quanto pare, però, io sono l’unica a notarne i difetti, perché tutti non vedono l’ora di partire per il mare.
Che io sia un’anima tormentata è cosa assolutamente certa e provata, eppure io questo fatto di “andare al mare” a “prendere il sole” non lo capisco; insomma, sembra quasi  sia stato stipulato un accordo non scritto a un certo momento, a me ignoto, della storia.
Ma perché? Non possiamo fare altro?
Non possiamo scrivere commenti odiosi agli youtuberz come ormai fan tutti?
Stalkare la persona che ci piace sui vari social?
Ho capito che c’è il mare e che dobbiamo godercelo, ma io, creatura cittadina, sono certa che il mare comunque rimarrà lì per altri milioni di anni e io potrò comunque godermelo quando ne avrò voglia, ma in estate non ce la faccio. NON. CE. LA. FACCIO.
Non fa caldo, fa un cazzo di caldo africano e mi tocca lottare tra l’abbassamento di pressione e la mancanza di energia, ma la spiaggia….ecco, la spiaggia è ancora peggio. La spiaggia è proprio quel posto che ti innervosisce fino a toccare il livello 12 della Scala Mercalli e ciò significa solo una cosa: grande catastrofe. I granelli di sabbia che si infilano ovunque, la crema che per quanto tu la possa spalmare non si sarà MAI assorbita a sufficienza e non appena entri in acqua, esci e (CLASSICO) ti rimane l’alone bianco. Ma continuiamo: gli insetti che ti perseguitano, lo slippino sugli altri, le urla degli altri, la palla di quelli che giocano a beach volley che immancabilmente finisce in testa a te, i capelli VS la salsedine che diventano pagliuzza pronta a spezzarsi alla prima spazzolata e, per concludere, tutti i pallini del lettino impressi sulla pelle.
Sì, nonostante io sia sempre andata al mare, IO in spiaggia non sono in grado di starci. Siamo tutti lì, uno ammassato sull’altro, tutti sudati e incremati, dunque appiccicaticci, urlando come scimmie al vicino di ombrellone e il pranzo nel mini frigorifero portatile; mentre io, appollaiata sulla sdraio, fisso tutto ciò pensando: perché dovremmo prendere il sole ora? Ok, siamo tutti più belli abbronzati , ma se TUTTI prendiamo il sole in massa che senso ha? Lo fate per poi ritrovarvi alla sera con lo stesso colorito arancion-rosso (sì, nuovo pantone) a ballare i balli di gruppo con il gruppo dell’animazione?

Ok, sono certa di essere io il problema: ho le lenti a contatto che rinsecchiscono, ho la cellulite a cui devo badare,  ho i capelli di un Enzo Paolo Turchi che si è pettinato secondo il manuale “L’arte della pirotecnica”, mi annoio , sono afflitta dall’incresciosa doppia ricrescita del pelo e sì, BREAKING  NEWS, non esiste un metodo indolore per depilarsi e io odio fare la ceretta. Lo dovete sapere: fosse per me sarei una scimmia.
Come sopravvivere a tutto ciò? Infilatevi le cuffiette e sdraiatevi beatamente sul lettino. Ah no, quasi dimenticavo: per quanto sia alta la musica che ti spara nelle orecchie, mi dispiace, ci sarà sempre il vicino di ombrellone che griderà alla moglie “La Portman attrice…sette lettere…Naaaa??”, che ti farà sobbalzare dallo spavento. Non importa, capita, rimettiti le cuffiette. Oh certo, senti un lieve solletichio al braccio destro, “oddio sarà sicuramente un calabrone, di sicuro uno di quelli 2.0 mortali”. Ti rialzi colta da un panico improvviso e:“Ah no, erano solo capelli, menomale!”.
Io le cuffie me le rimetto, ma davvero ragazze, mi dispiace, non so proprio come sopravvivere…consolatevi con i bagnini pronti a salvarvi e qualche cocktail. Abbondate pure tranquillamente nel caso la situazione si facesse tragica.

Baci 3xtraordinary!!
Foto credits:
www.google.it

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