Quest'estate mi ha salvato il mare. Quando ancora avevo la testa troppo incasinata per pensare, quando ancora ero troppo confusa per stare bene con le amiche, con gli amici di una vita o semplicemente con me stessa.
Ho pianto tanto davanti al mare. Davanti a lui ho pianto tutto.
Mi hanno salvata i viaggi da sola in aereo-finestrini in cui si specchiano sogni e paure- e quelli in macchina con la radio accesa. Sentirmi salva nella taverna dell'amica del cuore, in sella ad una bici tra le affollate vie di Barcellona e in un locale all'aperto affacciato sul mare.
Mi hanno salvata le amiche. Quelle che se ne sono andate e quelle che non hanno mai smesso di esserci. Mi hanno salvata dagli uomini sbagliati, dalle paranoie notturne (ma anche quelle diurne), dal vuoto cosmico. Mi hanno salvata da me stessa.
Mani che hanno stretto le mie, spalle innaffiate di pianti, shot di tequila davanti al camino mentre si sciolgono i marshmallows, corse disperate verso un pullman in partenza, letti e bagni condivisi, figure di merda come se piovesse, il mal di piedi delle quattro del mattino, "ti va una pizza?" ovviamente sì.
Mi hanno salvata gli uomini che ho amato e che mi hanno amato a loro volta.
Quelli del fugace sguardo, delle prime volte, dei viaggi on the road, della mano che lascia la presa del cambio dell'auto e viene a cercare la mia . Che non importa se ora a stento ci si saluta perchè nel momento in cui l'amore finisce, certe emozioni e certi percorsi continueranno a vibrare per sempre. A fare parte di te.
Mi ha salvata la musica. Mi ha salvata talmente tante volte che ne ho perso praticamente il conto.
I testi imparati a memoria, i pomeriggi sintonizzati su MTV. I dolori affogati nel grunge, nel punk e nel rock'n roll. La musica mi ha insegnato ad essere onnivora e priva di pregiudizi, perchè la bellezza può risiedere in una melodia soul come in un giro di basso. La bellezza può risiedere ovunque tu voglia.
Mi ha salvato l'amore di chi mi sta accanto da una vita, il cielo blu in autunno, i romanzi d'amore, il profumo delle lenzuola appena lavate, la gentilezza di uno sconosciuto, un quadratino di cioccolato fondente . Mi ha salvato il non aver smesso di credere in me stessa anche quando non sapevo in cos'altro credere.
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