martedì 4 ottobre 2016

La sindrome dello studente sotto sessione.

Buondì!
Io e la mia equipe di ricercatori altamente qualificati (in ordine alfabetico: me, me, me, me e me) abbiamo scoperto una serie di patologie che riuniremo nella rubrica: "Evviva la patologia ia ia o".
In questo primo appuntamento parleremo di: sindrome da studente in sessione estiva protratta. I sintomi di questa patologia non sono però diversi dalla sindrome che colpisce gli studenti sotto sessione invernale.

La malattia colpisce giovani studenti e studentesse che si ritrovano a dover affrontare gli esami fino ad oggi (in caso di sessione invernale fino a fine febbraio). I soggetti affetti manifestano disinteresse nella pulizia e igiene degli ambienti in cui vivono (alcuni creano degli animali da compagnia con la polvere accumulata sul pavimento) ed elevati livelli di bruttezza legati al fatto che non hanno tempo nemmeno di andarsi a tagliare i capelli, il tutto associato ad una totale noncuranza del suddetto stato, tanto da poter parlare di "effetto Jumanji" (il paziente sembra infatti uscito dal gioco da tavola del rinomato film): soggetti di sesso maschile con barbe che nemmeno dopo due mesi di Isola dei Famosi e soggetti di sesso femminile ingaggiate nel ruolo di mamma orsa per rifare la scena dell'attacco a Leonardo Di Caprio in The Revenant a causa della coltre di pelo che ormai riveste la superficie corporea.
Abbiamo anche manifestazioni su un piano più cognitivo-comportamentale: stato emotivo alterato, eccessiva emotività che porta a crisi di pianto anche solo riguardando la scena dei saluti finali in una puntata dei Teletubbies, eccessiva fame compulsiva che porta a svuotare più volte ogni credenza che contenga cibi altamente calorici, tendenza ad eseguire movimenti ritmici della testa contro una parete (possibilmente dura e ruvida); nei casi più gravi i pazienti mostrano difficoltà nell'articolazione delle parole e riescono ad esprimersi solo urlando DIO DELLE CITTUAAAAA dei Pooh.
I soggetti più simpatici ed arguti invece sono stati visti cazzeggiare sui social, ma di questo non gliene facciamo mica una colpa: sono comunque i più simpatici ed arguti.



Alla prossima.

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