Bambole Reborn

Diario di una Reborn Mommy: YouTube non è la vita reale
Cari lettori, buongiorno!
Era da un po' che non aggiornavo questa rubrica e ho pensato che oggi fosse la giornata giusta per riproporvela. E di cosa voglio parlarvi, oggi? Di YouTube.
Se mi seguite, saprete che ho un canale YouTube (Reborn Baby Giulia ITALIA) che tratta di bambole reborn in italiano. I miei video sono spesso role-play, ovvero giochi di ruolo, in cui mostro le mie reborn "interagendo" con loro come fossero reali, al fine di intrattenere i miei iscritti che apprezzano questo format.
Ok, in italia questo hobby non è molto conosciuto e in genere non è ben accetto, ma la cosa che mi lascia basita è che ci siano persone che pensano, nonostante tutti i vari disclaimer e le mie smentite (che poi, io non devo spiegazioni a nessuno), che quello che vedono nei miei video corrisponda alla mia vita reale. 
Ricevo praticamente ogni giorno commenti dove mi viene data della malata mentale perchè, al posto che uscire con gli amici, io "mi occupo" delle bambole. Ma davvero, cari leoni da tastiera, parlo con voi, non ci arrivate? O è una presa in giro? L'altro giorno una ragazza mi ha scritto un commento del tipo "io ho 19 anni e la sera vado in discoteca, tu stai in casa a preparare il latte alla bambola, sei malata". MA SCHERZIAMO?! Primo, come vi permettete di darmi della malata che non mi conoscete nemmeno? Secondo, appunto perchè non mi conoscete, cosa ne sapete voi, di com'è la mia vita, di cosa faccio e quando? Mi fate ridere davvero tanto... Sapete una cosa? YouTube NON è la vita reale, spero di non avervi sconvolti troppo con questa notizia. La maggior parte dei video sono costruiti appositamente per intrattenere i propri spettatori, divertirli, tenergli compagnia. Lo scopo di YouTube è questo, non lo sapete? Evidentemente non riuscite a distinguere finzione da realtà ed è questa la cosa grave... non il fatto che io insceni determinati video con le mie reborn. 
E mi fate ancora più ridere quando cliccate su un video che riporta in caratteri cubitali che tratta di BAMBOLE REBORN per poi commentare "io odio le bambole reborn, mi fanno schifo, ti odio". Ma quando distribuivano la coerenza voi dove eravate? Di certo non in fila. 
Ecco, penso di aver finito, per oggi... tanto, cari leoni da tastiera, siete tutti buoni a parlare finchè ve ne state dietro ad uno schermo.
Per concludere, ringrazio di cuore le persone che mi seguono e che mi supportano... siete davvero fantastici e, come ci tengo sempre a ricordare, il canale non esisterebbe senza di voi!
Alla prossima <3
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Una nuova Bambola Reborn in famiglia?!
Cosa?! C'è una nuova Reborn in famiglia?! Ehm, non proprio, lasciate che vi spieghi!
Se mi seguite su YouTube o Instagram, saprete già che ho ridipinto la mia bambola reborn Anna Lou per renderla più realistica, e finalmente ho l'occasione per mostrarvi il mio lavoro.
Anna Lou è stata la prima Reborn che ho realizzato, dal colorito molto delicato perchè avevo la classica "paura di sbagliare" che hanno tutti, la prima volta che fanno qualcosa. Insomma, diciamo pure che ero terrorizzata dall'idea di rovinare il kit che avevo appena comprato... e che già adoravo. Quindi ci sono andata davvero leggera, ho fatto il minimo indispensabile evitando di rischiare.
Era da tempo che meditavo sul fatto di macchiarla di più, creare un effetto più realistico della pelle che rendesse meglio anche nelle foto e nei video. Finalmente mi sono decisa, l'ho smontata e ho aggiunto più dettagli, vene più evidenti, capillari e perfino le ciglia, che danno un tocco davvero molto più realistico.
Se sono soddisfatta del mio lavoro? Beh, questa volta direi di sì, anche perchè, rispetto a com'era fino a qualche giorno fa, Anna Lou ora è molto più realistica e "unica".
E voi cosa ne pensate di questa mia "nuova" creazione? Vi piace? Fatemelo sapere nei commenti!
A presto <3

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Le (dis)avventure di una Reborn Mommy #4
Cari lettori, buongiorno!
Oggi sono tornata con la rubrica "Le (dis)avventure di una Reborn Mommy" per parlarvi delle mie disavventure a Livigno.
Se mi seguite su YouTube avrete visto il video dove giro per Livigno armata di Reborn, passeggino, videocamera e, ovviamente, in compagnia della mia amica. Purtroppo o per fortuna, però, non conoscete i retroscena di quel video... che sono finalmente pronta a svelarvi.
Dunque, mentre stavamo passeggiando tranquillamente tenendo d'occhio le vetrine dei negozi laterali (insomma, c'erano i saldi, capiteci), una signora si è avvicinata al passeggino. Vi avevo sistemato Giulia con tanto di occhiali da sole, con la seduta rivolta verso di me, dunque piuttosto visibile, ma tutto sommato in una posizione abbastanza naturale. Anche il parasole era sollevato per metà, visto che avevamo appena finito di filmare una parte del video. Beh, dicevo, si avvicina questa signora e inizia ad osservare Giulia... prima di iniziare con una sfilza di complimenti. "Che bella bambina, è un amore!".
Se sono scoppiata a ridere? No, ovviamente no. Se ho spiegato che si trattava di una bambola? No, ovviamente no. E cos'ho fatto, allora? Beh, ho ringraziato la signora come avrebbe fatto qualsiasi mamma del mondo ricevendo complimenti riguardanti il proprio bebè, e la mia amica l'ha ringraziata a sua volta. Sapete... non me la sentivo proprio di rovinare l'entusiasmo del momento rivelando che in realtà si trattava di un pezzo di vinile dipinto a regola d'arte. E' una cosa che mi chiedono spesso nei commenti sotto ai video, se le persone scambiano le mie reborn per bambini veri, e la risposta è sì. A parte il fatto che le mie uscite con le reborn si limitano a quando devo filmare i video all'aperto (quindi piuttosto di rado), non mi è mai capitato che qualcuno si accorgesse "dell'inganno".


Addirittura una volta, al supermercato, avevo Anna Lou in braccio e.... un momento, questa è un'altra storia!

A presto! <3
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Nuova Bambola Reborn: E' nato il piccolo Kurt 
Buongiorno a tutti, cari lettori!
Oggi vi presente l'ultimo nato nella "famiglia reborn". Ecco qui il piccolo, tanto atteso, Kurt! E' nato l'1 agosto 2016 ed è stato realizzato da me, partendo dal kit Zachary di Cassie Brace. Innanzitutto, fatemi dire che lavorare con questo kit è stata davvero una bella esperienza, il vinile ha un colore neutro, è morbido al tatto e i dettagli sono incredibili (ha perfino le unghie che escono dai polpastrelli, leggermente lughe, come quelle dei bebè alla nascita!).
Per realizzarlo, ho utilizzato i colori acrilici LDC specifici per il vinile e sperimentato nuove tecniche di pittura per avvicinarmi il più possibile all'incarnato reale. Potete vedere alcuni video del processo di creazione sul mio canale YouTube.
Il piccolo Kurt pesa circa 2.4 kg ed è lungo circa 50 cm. Ha braccia e gambe intere, pertanto può indossare body sbracciati, canottierine e copri-pannolino.
Se mi seguite su YouTube (o Instagram) saprete già il perchè del suo nome, altrimenti, probabilmente, l'avrete già intuito. Ebbene sì, il piccolo che vedete in foto porta il nome di Kurt Cobain, uno dei personaggi a cui sono più affezionata nel mondo della musica. Nella foto, il piccolo Kurt indossa il body dei Nirvana... quale outfit sarebbe stato più appropriato di questo, per la sua presentazione?! Per completarlo, un succhietto della Mam con scudo bianco e dolcissimo elefantino beige sul bottone frontale.
Ebbene sì, vedrete presto questo piccolino posare per la sezione "Outfit" di questo blog, non vediamo l'ora di presentarvi le collezioni baby maschili! E se volete saperne di più a proposito di Kurt, o vederlo più dettagliatamente, potete seguirmi su Instagram (@rebornbabygiulia) e YouTube ("Reborn Baby Giulia ITALIA") per altre foto e video!
Per oggi è tutto, io e il piccolo Kurt vi salutiamo! Se vi va, fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate di questo nuovo piccolino!
A presto! Baci <3

"Pace, amore, empatia. 

                        Kurt Cobain
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Le (dis)avventure di una Reborn Mommy #3
Buongiorno, cari lettori! 
Oggi ho deciso di proporvi un altro capitolo della fortunata serie "Le (dis)avventure di una reborn mommy"! 
Se mi seguite su YouTube, saprete che ho deciso di filmare dei video in montagna per lo speciale 10mila iscritti. 
Mi sono dunque armata di tutto punto per la partenza (attenzione, non dimenticarti a casa il cavetto USB della macchina fotografica, mi sono ripetuta circa un milione di volte nel corso di una sola mattinata), direzione montagna, in compagnia di una mia amica.
Vi confesso, innanzitutto, che sistemare il passeggino in auto é stata un'impresa. Come mai? Perché questo dannatissimo aggeggio infernale, una volta chiuso non ha un equilibrio migliore del mio, e ho detto tutto. Immaginatevi di doverlo sistemare in piedi, dietro ad un sedile dell'auto e sentire che, curva dopo curva, si inclina sempre di più, anche abbastanza pericolosamente. Ma pazienza, evidentemente sono fatti per il bagagliaio, questi passeggini... Peccato che io e la mia amica a volte non siamo proprio essenziali, ecco, ed il bagagliaio era già full... Di cosa, vi chiederete, visto che la previsione della vacanza era circa 10 giorni?! Cosa potrebbe mai servire in un lasso di tempo così breve?! Beh io e la mia amica siamo per la filosofia del "non si sa mai", il che vuol dire che ci portiamo di tutto. Ma proprio di tutto. Immaginate due persone di questo tipo che programmano anche di filmare dei video nel corso della vacanza... Ecco. Come puoi lasciare a casa il cavalletto fotografico di 40 kg e la luce professionale per illuminare il set che improvviserai? 
Ma veniamo alla reborn. Ho deciso di portare Giulia, perché é quella che si sistema meglio nel passeggino... Giulia con i suoi accessori, ovviamente. E come si fa a sapere cosa si vorrà far vedere nel video? Non si può! E allora cosa si fa? Si porta un container di cose superflue perché "eh, magari serve" e "dai, quanto vuoi che occupi una t-shirt da neonato?!". Ed é questo il problema, vedete. Una magliettina baby non occupa niente, 10 magliettine baby iniziano però a fare un certo volume. Ed é così che abbiamo riempito l'auto. A furia di "questo potrebbe servire" "dai che ci sta, comprimiamo il resto per bene" "cosa vuoi che occupi". Avete presente guidare avendo la sensazione che la macchina sia affaticata, in qualche modo? Ecco. 
E in tutto questo, vi chiederete, dove l'abbiamo messa Giulia?! Giulia si é fatta il viaggio più comodamente di tutti, perché, in mancanza di spazio e di borse extra, é stata in braccio alla mia amica per tutto il tempo, vestita di tutto punto e anche troppo, perché in valigia non ci stava più nulla e allora " mettiamole addosso anche questo". Vi confesso che per tutta la durata del viaggio mi sono ritrovata a pensare a cosa sarebbe successo se ci avessero fermato i carabinieri per un controllo. "La bambina non é sul seggiolino?!". Ah, mi avrebbero tolto i punti dalla patente. Ovviamente sto scherzando, ma pensate per un attimo a cosa sarebbe successo se, almeno inizialmente, l'avessero scambiata per vera. Ci sarebbe stato da ridere... O forse no.
Ma non preoccupatevi, ce l'abbiamo fatta! Siamo arrivate in montagna sane e salve. Stanche, ma rivitalizzate dal clima fresco (freddo) e asciutto dei bricchi montani!
Sì, ok, confesso che ci abbiamo messo un'altra mezz'ora buona a togliere dall'auto tutto quello che ci avevamo stipato, ma é stato anche divertente. E sì, se ve lo state chiedendo, il passeggino si é rovesciato mollemente sulle scale di ingresso... Non c'è proprio verso di farlo stare in equilibrio per più di cinque minuti, quell'affare. O forse, l'abbiamo semplicemente preso dentro per sbaglio passando con quel traghetto di valigie che ci siamo portate dietro.
E con questo vi saluto, ansiosa di raccontarvi le prossime (dis)avventure perché, per qualche ragione, ho la sensazione che ce ne saranno parecchie! 

Alla prossima! Baci <3
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Le (dis)avventure di una Reborn Mommy #2
Buongiorno a tutti! Eccomi finalmente tornata con un altro articolo della fortunata serie "Le (dis)avventure di una reborn mommy"! Proprio oggi mi è successo qualcosa che non potevo non raccontarvi! Una di quelle cose divertenti/ assurde/ curiose che non sono proprio all'ordine del giorno, ecco. Ma un momento, calmiamoci e andiamo con ordine...
Sono cominciati i saldi e io, povera studentessa universitaria sfigata, non ho potuto andare per negozi prima del 15 Luglio, a causa degli esami (ma ditemi se è legale una cosa del genere!!). Comunque, dicevo, sono cominciati i saldi e finalmente anch'io, dopo settimane di eremitismo casalingo in cui sono andata fuori di testa irreversibilmente, ho potuto farmi un giro per negozi. E dopo essere passata da Stradivarius, Zara, Kiko e Tezenis (sì, perchè a differenza di quello che pensa la gente, compro cose anche per me!) mi sono infilata da Zeta (negozio di abbigliamento per bambini n.d.r.) che dalla vetrina prometteva sconti tra il 50 e il 70%. Se mi seguite su YouTube (o su Instagram) saprete che sto realizzando un'altra reborn... un maschietto, questa volta. Non avendo nessun vestitino maschile ho deciso di concentrarmi su quelli piuttosto che su abitini femminili, in periodo di saldi.
Ebbene sì, entro da Zeta e scopro che davvero ci sono tanti capi al 50/70%. Mentre rovisto nel primo cestone che mi è capitato a tiro in compagnia della mia amica, una commessa si avvicina e mi chiede se mi serve una mano. "Grazie, ma dò solo un'occhiata" rispondo educatamente. Durante l'ispezione del negozio, recupero un paio di occasioni che non posso proprio lasciarmi sfuggire (con la mia amica che continua a indicarmi questa
o quell'altra magliettina perchè "sono troppo belle, dovresti comprarle!") e mi dirigo verso la cassa. Ed è qui che, mentre la commessa smagnetizza i vari articoli, mi viene posta la fatidica domanda.
"Sono per te, diventi mamma?" mi chiede. In quell'istante il mio cervello scoppia in una fragorosa risata, ma all'esterno rimango impassibile. "No, no" rispondo con una mezza risatina. Insomma, cosa dovrei dire?! "Sì, divento mamma di un neonato in vinile che sto dipingendo io stessa?". No, certo che no. Non se voglio evitare il ricovero anche questa volta. Ma non è finita, ragazze, eh no, sarebbe troppo semplice così. La commessa mi guarda con atteggiamento comprensivo e ribatte "Ah è un regalo! Te lo incarto?". E a questo punto mi chiedo quando la smetterà con le domande. No, non è un regalo e non mi serve che venga incartato, durerà ancora molto il terzo grado?! Rispondo con un "Oh no, grazie, a posto così" e mi sento trapassare da uno sguardo inquisitore che sembra cercare di carpire se io sia in grado di impacchettare un paio di abitini per bebè oppure no. Poi, all'improvviso, questo spettacolo degno del teatro dell'Assurdo finisce, i vestiti vengono piegati e riposti in un normalissimo sacchetto di plastica con il nome del negozio, qualcuno (io) paga, qualcun altro (la commessa) allunga lo scontrino in direzione della busta.
"Arrivederci e grazie". "Grazie a lei, buona giornata".
Esco dal negozio. Anche questa volta ce l'ho fatta. Mi incammino in direzione di Pimkie, mentre continuo a cercare di capire cosa pensino le commesse che mi vedono in un negozio per bebè, apparentemente quindicenne e con i capelli blu, ma così pratica di taglie e modelli per neonati. Mah, forse non hanno tutti i torti a fare facce strane... dev'essere una situazione comicissima per qualsiasi spettatore esterno che vi assista. Nel caso dovesse capitarvi di vedermi in un momento del genere sappiate che siete liberissimi di venirmi in aiuto... o di non farlo, se volete farvi due risate!

Alla prossima! Baci <3
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Diario di una Reborn Mommy #1


Caro Diario,
A volte mi chiedo perché faccio tutto questo. Perché devo prendermi i commenti che mi prendo 24 ore al giorno, gli insulti, le critiche, i giudizi. Non che mi cambino a livello di persona, ma vedere che il proprio lavoro (perchè di lavoro si tratta, dietro ad un video c'è tanto da fare!) viene considerato in questo modo non fa proprio piacere. Ti viene voglia di smettere non perchè ci stai male, ma perchè perdi la motivazione. E' un pensiero che, per quanto mi riguarda, dura un istante. Un solo istante, perchè poi penso alle persone che invece mi sostengono e capisco perché lo faccio. Per loro, per me, perché questa é una sorta di rivincita, é come dire "io sono così, voi non mi cambierete". Già in troppi hanno cercato di farmi cambiare, ma non succederà più. Di lavaggi del cervello ne ho già subiti parecchi, non mi hanno cambiata di una virgola. Questa rivincita fa parte dell'accettare sé stessi, io mi sono accettata (attenzione, non sto dicendo che io sia contenta di come sono). Se vi piace quello che faccio, vi ringrazio, altrimenti non siete tenuti a scrivermi che sono da ricovero.

Essere una Reborn Mommy é difficile. Si lo é, e non perché sia complicato "occuparsi" di una bambola che non ha bisogno di nulla se non di essere spolverata ogni tanto. No. É difficile per quello che ti senti dire, per le parole crudeli che la gente ti vomita addosso. Insomma, è solo un hobby e all'estero passa praticamente inosservato, in Italia invece ti sommergono di odio. 
A volte fa male. All'inizio soprattutto, e non ne capisci il senso, ti chiedi il perché di tutta questa cattiveria. Forse le persone sono solo troppo stressate e chiuse mentalmente, e quando vedono qualcosa che non rientra nella loro normalità, finiscono per accanirvisi contro con forza. A volte ci penso e mi rende triste, non tanto per quello che mi sento dire, ma perché mi rendo conto che il mondo é quello che é. Non c'è più rispetto, si finisce per etichettare sempre tutti e non si vede a due dita dal proprio naso. E quando si cerca di cambiare le cose, ci si rende conto che é inutile. 
Cioè ma fatemi capire, a voi (sì, sto parlando con voi!) cosa interessa di come spendo i miei soldi? Se sono psicopatica o meno? Nulla, l'unica cosa che potete permettervi di giudicare, nel caso di YouTube, é il video di per sè (com'è la luce, é realizzato bene?). Punto. Tutto il resto non vi riguarda. La mia vita privata è una cosa. La finzione che insceno per il web un'altra. Sono pochi quelli che lo capiscono. Pochi ma buoni, probabilmente.
Voglio dirvi una cosa, però. Una cosa in tutto questo l'ho imparata e ci tengo a dirla a tutti quelli che mi seguono e che mi supportano. Sappiate che la gente vi criticherà sempre. Troverà ogni volta motivi diversi per accanirsi contro di voi. Non so se si tratti di invidia o di cosa, ma é così. Fatevene una ragione e lasciateli parlare. Ma, per favore, non dimenticatevi CHI siete. Non c'è cosa più triste che farsi condizionare a proposito della propria persona. Essere quello che gli altri vorrebbero che foste. Non fatelo mai.
Mai. 
E se non vi piacete, miglioratevi! Perché essere se stessi non vuol dire per forza accettarsi, vuol dire anche capire che bisogna migliorarsi, ma non secondo l'idea che gli altri hanno di voi e di quello che vorrebbero che voi diventaste. É quello che volete voi che conta davvero. Siete forti, fortissimi, se lo volete davvero. Vi piegate ma non vi rompete, vi risollevate più forti di prima. Nessuno sarà mai tanto grande o potente da potervi dire chi essere.
Siate voi stessi, sempre. E siate orgogliosi di quello che siete. Il primo passo per vivere bene, a mio parere, é accettarsi. Nonostante tutto, nonostante i propri limiti, gli errori, i difetti. Miglioratevi. Ma non cambiate mai quella che è la vostra essenza. perchè le persone sono come i gelati ricoperti: possono avere coperture di vari gusti, pur mantenendo la stessa parte centrale. Gelato alla crema con copertura al cioccolato, gelato alla crema con copertura ai frutti di bosco, gelato alla crema con copertura al pistacchio... . La parte centrale non si cambia. La copertura sì. Insomma, penso abbiate capito. O almeno lo spero.
Siate straordinariamente voi stessi. 

Questo è ciò che penso... e anche per oggi credo di aver detto la  mia. Ci vediamo domani, Caro Diario.
                                                                                                                                   C.



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La mia prima Bambola Reborn: cosa c'è da sapere
Buongiorno, cari lettori!
Oggi, in questa ridente giornata di luglio, ho deciso di proporvi un nuovo articolo a proposito delle bambole Reborn. Ho pensato infatti di darvi alcune informazioni che credo possano essere utili a chi si appresta a comprare la prima Reborn.
Prima di tutto, ci tengo a ricordare che le bambole Reborn NON sono giocattoli, ma bambole da collezione per adulti. Sono sì coccolabili, ma rimangono pur sempre molto delicate, dunque non sono adatte ai bambini. Questo è abbastanza evidente anche a causa del costo non indifferente: insomma, se avessi una figlia di 8 anni, non le comprerei mai una bambola da 400 euro per giocare...
Il processo di creazione di una Reborn è chiamato Reborning e determina il valore della bambola. La cura più o meno maniacale dei dettagli e l'utilizzo di materiali più o meno costosi determina il prezzo del prodotto finito. Una fascia di prezzo che reputo ideale è tra i 300/350 e i 600 euro, ma assicuratevi comunque che la Reborn che state acquistando sia ben realizzata (e, soprattutto, che corrisponda alle  foto che vedete su internet... non si sa mai!). Se possibile, contattate un'artista conosciuta e che reputate affidabile, fatevi mandare foto aggiuntive se quelle che ci sono a disposizione non sono abbastanza o non vi convincono. Insomma, fate le cose con calma, senza fretta; nessuno vorrebbe fare un acquisto di impulso senza essersi documentato abbastanza a proposito e poi ritrovarsi con una bambola che non corrisponde alle aspettative. Non state comprando un paio di calze o un cestino di pesche, state acquistando una Reborn Baby che, oltre a non avere un costo indifferente, probabilmente "rimarrà con voi" per molto tempo.
Una domanda che mi fanno spesso riguarda il corredino con cui arriva a casa la bambola, una volta acquistata. A proposito di ciò non c'è una regola, è la stessa artista a decidere cosa mandarvi insieme alla Reborn, di solito un ciuccio calamitato, qualche abitino e una copertina, ma dipende. Se il kit dal quale è stata realizzata la bambola è in edizione limitata, riceverete anche un certificato originale, numerato e con la firma dello scultore, che vi garantisce l'autenticità del kit. 


Per quanto riguarda invece la "cura" della bambola, ci sono un paio di cose che è opportuno sapere. Per prima cosa, vi consiglio di sistemare la vostra Reborn in modo che sia riparata dalla polvere; magari potete coprirla con un lenzuolo leggero nel caso non aveste un luogo riparato dove riporla.
Per pulirla, potete utilizzare un pennello morbido (vanno benissimo quelli del make-up, ma, attenzione, assicuratevi che siano puliti!), vi sconsiglio di usare l'acqua perchè potrebbe danneggiare il colore dipinto se non è stato ben fissato. Attenzione anche a non far entrare a contatto il vinile con pennarelli, make-up o altro; il colore potrebbe penetrare nella plastica e sarebbe quasi impossibile toglierlo.
Se la vostra Reborn ha i capelli inseriti, assicuratevi di spazzolarli ogni tanto con una spazzola morbidissima per neonati. Potete utilizzare dell'acqua vaporizzata sui capelli per inumidirli un po' prima di passare la spazzola, ma non bagnateli eccessivamente.
Un altro accorgimento che vi consiglio di seguire è non esporre la bambola alla luce diretta del sole e non lasciarla in un ambiente eccessivamente caldo, il vinile potrebbe danneggiarsi.
In conclusione, a parte questi piccoli accorgimenti, le bambole Reborn non richiedono chissà quale cura come molte persone - che mi scrivono - pensano. Sono piccole opere d'arte realizzate a mano, pezzi unici che richiedono una lavorazione lunga e impegnativa e che, di conseguenza, vanno trattate con rispetto e non come semplici giocattoli.
Nella speranza che questo articolo abbia risposto alle vostre domande (se ne avete altre, potete scriverle nei commenti e vi risponderò), vi saluto e vi mando un bacio!
Alla prossima! <3

Potrebbe interessarti anche questo articolo ---> Bambole Reborn: cosa sono e dove comprarle http://3xtraordinary.blogspot.it/2016/06/bambole-reborn-cosa-sono-e-dove.html
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Le (dis)avventure di una Reborn Mommy #1
Oggi, care ragazze, ho deciso di presentarvi una rubrica tutta nuova, dal titolo "Le disavventure di una Reborn mommy". Se vi state chiedendo come mi sia venuta quest'idea piuttosto malsana , beh... quando mi capita di uscire con le mie reborn per filmare un video per YouTube (perchè a differenza di quello che pensa la gente no, non sono psicopatica, no, non vado in giro normalmente con la bambola, si, ho una vita), me ne succedono davvero delle belle (e ovviamente ci tenevo a mettervi al corrente di ciò). In questo articolo ho deciso di parlarvi delle reazioni delle persone che incontro per strada, perchè alcune sono davvero curiose.
Allora, cominciamo subito.
Premetto che quando decido di filmare un video all'aperto (o comunque fuori casa) mi attrezzo di videocamera (ma dai?!), reborn (capitan ovvio) e... passeggino. Sì, perchè come cavolo dovrei fare ad inquadrare la reborn per mostrarla nel video, se la sto tenendo in braccio? E poi ci tengo a rendere la cosa il più realistico possibile, deve essere tutto perfetto. Reborn, copertina, giochino, ciuccio, cinture allacciate... TUTTO a regola d'arte, insomma. La perfezione esiste... forse.
Dunque la scena è questa, immaginatela: state passeggiando tranquillamente pensando ai fatti vostri, quando di fianco a voi passa una ragazza di 19 anni (che però ne dimostra 15, glielo dicono tutti) con i capelli blu (molto blu) e una videocamera in mano, che spinge un passeggino contenente quello che all'apparenza sembrerebbe un bebè, eternamente addormentato o eternamente sveglio.
A questa scena, i vari strati sociali reagiscono in modo diverso.
Partiamo dai bambini che mi fissano i capelli. Non dicono nulla, ma chissà cosa pensano e non li biasimo. Le mie coetanee mi snobbano con lo sguardo e mi cancellano dalla loro mente all'istante. Le donne di 30/40 anni mi squadrano da capo a piedi, prima me, poi il passeggino, poi la "bambina" e sembra che vogliano dire: "Ma non lo sapevi che esiste una cosa chiamata preservativo?!". Agli uomini (indistintamente dall'età) non frega nulla di me, del passeggino, della bambina o della videocamera. Le tipiche vecchiette che indossano il caratteristico grembiule a fiori, invece, si avvicinano e si sciolgono in un dolcissimo: "Com'è piccola/com'è bella!"; per poi iniziare con le domande: "Come si chiama? Quanto tempo ha?".
Ed è lì, proprio in quel momento, care ragazze, che non so se mettermi a ridere o scappare. Di solito riesco a stare seria e rispondo educatamente...e sì, ammetto che molte volte non sto neanche a specificare che si tratta di una bambola perché non vorrei traumatizzare il mio gentilissimo interlocutore. E poi sì, sentirmi dire "E' una bella bambina!" mi conferma che ho fatto un buon lavoro (dipingendola si intende) e non può che farmi piacere!
Ed infine ci sono le mie amiche (sì, femmine in maggioranza) che vanno matte per le reborn e si divertono un sacco ad assistere a queste scene... stando al gioco. E non posso che riternermi fortunata ad avere al mio fianco persone che accettano il mio hobby, le mie stranezze e le situazioni bizzare. A tutte queste persone dico GRAZIE DI CUORE anche in questo post, perchè davvero, penso che non le ringrazierò mai abbastanza!
Per oggi ho finito, questo è quanto, e spero vi abbia divertiti almeno un po' o, se non altro, intrattenuti. Ad ogni modo ora lo sapete, se doveste vedermi in giro, potete tranquillamente evitare di chiedermi quanto tempo abbia la mia bambina ahah.
Alla prossima! <3
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Bambole Reborn: cosa sono e dove comparle
Un argomento che ultimamente interessa parecchio il web sono le bambole reborn. L'opinione pubblica, a proposito di questo fenomeno, si divide solitamente in due fronti inconciliabili. Il primo sostiene a pieno questo hobby, il secondo lo distrugge come se non ci fosse nulla di peggiore al mondo e si diverte a ricoprire di critiche insulse chi le possiede.
Ma che cosa sono queste Bambole Reborn? Innanzitutto è fondamentale chiarire che non si tratta di bambole per bambini, le Reborn non sono giocattoli! Sono pezzi da collezione realizzati a partire da un kit in vinile, unici poichè dipinti a mano attraverso il processo del reborning, che include anche l'inserimento facoltativo dei capelli, degli occhi e l'assemblaggio finale della bambola, con tanto di pesi calibrati nel modo migliore per renderne il peso molto realistico, come quello di un vero bebè. Perchè sì, queste bambole nascono per assomigliare a neonati veri in tutto e per tutto (aspetto, peso, dimensione).
Il fenomeno delle bambole reborn si è sviluppato intorno al 1939, quando tra gli appassionati di bambole nacque il desiderio di realizzarne di più realistiche. Iniziarono quindi a definirsi i processi di lavorazione che permisero di raggiungere risultati sempre più soddisfacenti.
Da allora questo hobby si è diffuso un po' ovunque, particolarmente in America. In Italia al momento non è ancora molto conosciuto e quasi sempre non è socialmente accettato.
Trattandosi di bambole in vinile molto realistiche, estremamente delicate ma pur sempre coccolabili a differenza di quelle in porcellana, i collezionisti spesso tendono a trattarle "come veri neonati". Comprano abitini e accessori per loro, le vestono e addirittura le portano a passeggio. Questo ha suscitato particolari critiche da parte dei più scettici, che ritengono tutto questo una pazzia.
Le bambole reborn, tuttavia, vengono acquistate anche da persone che hanno perso figli o che non possono averne e si sta studiando l'effetto terapeutico che esse sembrano portare a chi le possiede.
Su YouTube si trovano moltissimi video di bambole reborn in inglese e, ultimamente, anche qualche video in italiano ("Reborn Baby Giulia ITALIA" è stato il primo canale YouTube in italiano a riproporre il format dei video americani in lingua italiana).
Molti video di bambole reborn sono classificati come roleplays, ovvero video finzione dove l'utente sostiene una sorta di gioco di ruolo con la propria Reborn per intrattenere gli appassionati di questo hobby e mostrare le proprie bambole. Questi video, da poco disponibili anche in italiano, stanno ricevendo aspre critiche da parte degli utenti che non sembrano accettare l'idea che si tratti di semplice finzione.

E ora vi starete probabilmente chiedendo (o forse no, chissà): "Dove si possono acquistare queste bambole? A che prezzo?" Le Reborn sono acquistabili online in vari siti (nursery degli artisti che le creano, facebook, ebay, amazon...) e il loro prezzo è solitamente compreso tra i 300 e i 600 euro, se ben realizzate e di buona qualità.

E voi cosa ne pensate di queste creazioni? Ne avete già o ne vorreste una, oppure non vi piacciono?

13 commenti:

  1. Ciao, mi potresti lasciare un link o un contatto di dove le hai comprate te? A me piacciono tantissimo. Grazie.

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  2. Ciao mi chiamo Stefania e volevo farti i complimenti sei bravissima e mi piaci come ti presenti si vede dai video che sei una persona molto dolce.comunque sarei interessata ad acquistare una piccola baby creata da te perché mi piace come lavori .mi puoi rispondere su come fare grazie e ciao.........

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  3. Ciao mi chiami DESIREE e vorrei la bambina reborn

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  4. Ciao ti potrei contattare per una bambola mi chiamo marina

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  5. io la trovo semplicemente stupenda!!!!!

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  6. Kan man få köpa någon av dem

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  7. Sono molto belle ne vorrei tanto una

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  8. Fantastica... Come posso contattarti per comprarne una?... È un sogno da troppi anni ormai.... È ora di realizzarlo.. Grazie!!

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  9. Buongiorno. Vorrei avere la possibilità di avere più informazioni e poi immagini. Il corpo della devo lo vorrei possibilmente in silicone è possibile ?

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