Buongiorno, cari lettori!
Oggi ho deciso di proporvi un altro capitolo della fortunata serie "Le (dis)avventure di una reborn mommy"!
Se mi seguite su YouTube, saprete che ho deciso di filmare dei video in montagna per lo speciale 10mila iscritti.
Mi sono dunque armata di tutto punto per la partenza (attenzione, non dimenticarti a casa il cavetto USB della macchina fotografica, mi sono ripetuta circa un milione di volte nel corso di una sola mattinata), direzione montagna, in compagnia di una mia amica.
Vi confesso, innanzitutto, che sistemare il passeggino in auto é stata un'impresa. Come mai? Perché questo dannatissimo aggeggio infernale, una volta chiuso non ha un equilibrio migliore del mio, e ho detto tutto. Immaginatevi di doverlo sistemare in piedi, dietro ad un sedile dell'auto e sentire che, curva dopo curva, si inclina sempre di più, anche abbastanza pericolosamente. Ma pazienza, evidentemente sono fatti per il bagagliaio, questi passeggini... Peccato che io e la mia amica a volte non siamo proprio essenziali, ecco, ed il bagagliaio era già full... Di cosa, vi chiederete, visto che la previsione della vacanza era circa 10 giorni?! Cosa potrebbe mai servire in un lasso di tempo così breve?! Beh io e la mia amica siamo per la filosofia del "non si sa mai", il che vuol dire che ci portiamo di tutto. Ma proprio di tutto. Immaginate due persone di questo tipo che programmano anche di filmare dei video nel corso della vacanza... Ecco. Come puoi lasciare a casa il cavalletto fotografico di 40 kg e la luce professionale per illuminare il set che improvviserai?
Ma veniamo alla reborn. Ho deciso di portare Giulia, perché é quella che si sistema meglio nel passeggino... Giulia con i suoi accessori, ovviamente. E come si fa a sapere cosa si vorrà far vedere nel video? Non si può! E allora cosa si fa? Si porta un container di cose superflue perché "eh, magari serve" e "dai, quanto vuoi che occupi una t-shirt da neonato?!". Ed é questo il problema, vedete. Una magliettina baby non occupa niente, 10 magliettine baby iniziano però a fare un certo volume. Ed é così che abbiamo riempito l'auto. A furia di "questo potrebbe servire" "dai che ci sta, comprimiamo il resto per bene" "cosa vuoi che occupi". Avete presente guidare avendo la sensazione che la macchina sia affaticata, in qualche modo? Ecco.
E in tutto questo, vi chiederete, dove l'abbiamo messa Giulia?! Giulia si é fatta il viaggio più comodamente di tutti, perché, in mancanza di spazio e di borse extra, é stata in braccio alla mia amica per tutto il tempo, vestita di tutto punto e anche troppo, perché in valigia non ci stava più nulla e allora " mettiamole addosso anche questo". Vi confesso che per tutta la durata del viaggio mi sono ritrovata a pensare a cosa sarebbe successo se ci avessero fermato i carabinieri per un controllo. "La bambina non é sul seggiolino?!". Ah, mi avrebbero tolto i punti dalla patente. Ovviamente sto scherzando, ma pensate per un attimo a cosa sarebbe successo se, almeno inizialmente, l'avessero scambiata per vera. Ci sarebbe stato da ridere... O forse no.
Ma non preoccupatevi, ce l'abbiamo fatta! Siamo arrivate in montagna sane e salve. Stanche, ma rivitalizzate dal clima fresco (freddo) e asciutto dei bricchi montani!
Sì, ok, confesso che ci abbiamo messo un'altra mezz'ora buona a togliere dall'auto tutto quello che ci avevamo stipato, ma é stato anche divertente. E sì, se ve lo state chiedendo, il passeggino si é rovesciato mollemente sulle scale di ingresso... Non c'è proprio verso di farlo stare in equilibrio per più di cinque minuti, quell'affare. O forse, l'abbiamo semplicemente preso dentro per sbaglio passando con quel traghetto di valigie che ci siamo portate dietro.
E con questo vi saluto, ansiosa di raccontarvi le prossime (dis)avventure perché, per qualche ragione, ho la sensazione che ce ne saranno parecchie!
Alla prossima! Baci <3
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