giovedì 29 dicembre 2016

Idea outfit baby per Capodanno || Reborn Baby Giulia

Cari lettori, buongiorno!
Natale è passato ormai, ma le feste non sono ancora finite... Capodanno si avvicina ed è per questo che oggi ho pensato di proporvi un'idea outfit baby per l'occasione. Siete pronti per un look ad effetto ma decisamente economico? Iniziamo subito!


L'outfit si compone di un abitino in velluto blu con tulle e glitter dorati sulla gonna, di una classica magliettina bianca a maniche lunghe con colletto rotondo e di una dolcissima calzamaglia bianca con cuoricini blu.




A completare il look, ballerine blu con velcro e glitter, fiocchetto per capelli blu a pois e succhietto bianco.




















E voi, cosa ne pensate di questo outfit? Avete già pensato a come vestire i vostri piccoli per l'ultima notte del 2016? Fatecelo sapere nei commenti!

A presto <3

OUTFIT BABY: abito in velluto Kiabi // magliettina con colletto Okaidi // calzamaglia con cuoricini OVS // ballerine con glitter OVS // fiocchetto blu per capelli Claire's // succhietto bianco Suavinex


martedì 27 dicembre 2016

"Bello sto vestito...ma è già Carnevale?"-GUIDA ANTI-SCIVOLONI DI STILE NELL'ULTIMO GIORNO DELL'ANNO

Su, ripetiamo insieme:
c-a-r-n-e-v-a-l-e
c-a-p-o-d-a-n-n-o
Ci rendiamo conto che sono due parole completamente diverse, nonostante contino nove lettere ciascuna e comincino entrambe con la "ca" di "capre e cavoli"?
Sebbene il Capodanno sia una ricorrenza gioiosa (e giocosa), che ama vestirsi di paillettes e lustrini, al ritmo di "pepe pepepepe-pepe pepepepe pepeee", ciò non rende lecito conciarsi come se si fosse al Carnevale di Viareggio.

Ecco dunque gli errori di stile da evitare nell'ultimo giorno dell'anno (certo che, se poteste evitarli anche a Pasqua o in qualsivoglia sabato sera, ne saremmo tutti immensamente felici).
-Vestirsi di rosso come se si avesse voglia di essere incornate dai tori di Pamplona
Va bene che con "rosso di sera, bel tempo si spera", ma dico, state andando ad un veglione o al meeting del fanclub "Amici del Gabibbo"?! Lungi da me criticare il colore, ma a tutto c'è un limite. Ok l'autoreggente sexy, ok il top civettuolo, ok il paio di orecchini in stile lampadario dell'Ariston, ma il total red non si può vedere.
-Credersi la reincarnazione delle "Cugine di Campagna"
"Anima miaaa, torna a casa tuaaaa..." anche perchè, conciata così, è già un miracolo che non ti abbiano fermato i carabinieri.
Sì che le paillettes e i lustrini sono un consueto must have per l'ultimo dell'anno, ma non credi di aver un tantino esagerato tra il boilerino pagliuzzato e la gonna a specchio?! Attenta a non alzare troppo il gomito che, basta un attimo e ti ritrovi appesa al soffitto a fare la palla stroboscopica.
-Indossare stampe animalier che manco Roberto Cavalli in quarant'anni di onorata carriera
Che poi, detto tra noi, indossando un tubino maculato, grazie al classico gonfiore post cenone ci vuole un attimo a passare da "la regina della festa" a "la regina della savana in dolce attesa-tutti i venerdì sera su Real Time".
Assicuratevi di indossare con parsimonia le stampe animalier:
ad un faux-fur (pelliccia di pelo finto) grintosa, ad un paio di ankle boots accattivanti o ad una clutch spiritosa.
No ai corsetti zebrati, ai pantaloni stile "Anaconda II-la vendetta" o alla biancheria intima, passatemi il termine, porcona ben in vista.
-Calzature tacco quaranta centimetri (magari con la presunzione di spacciarlo per comodo)
Ma a chi la vuoi far credere? Quelle platform di "comodo" e rassicurante non hanno nemmeno il colore.
Vi prego, sfatiamo una volta per tutte il mito che la donna sui trampoli sia sexy: una donna mummificata su un paio di pump tacco tremila è sexy come una marmotta impagliata. Le femmine con tacco tremila le vedi fare la muffa nella sala, con l'immancabile espressione del "ma-chi-cazz-me-l'ha-fatto-fare?!" stampata sul volto e con le caviglie gonfie e color puffo. Non parliamo poi dello sguardo terrorizzato che tirano fuori non appena qualcuno urla: "Treninooo".
-Biancheria intima a vista perchè-vuoi-vedè-che-quest'anno-è-la-volta-buona-che-me-faccio-il-Gianlu
Cara mia, speriamo che il-Gianlu non sia uno di quelli dal palato fino che stravedono per le culotte grige in raso, altrimenti tutta sta fatica che hai fatto per corazzarti dentro ad un bustier dello stesso diametro di una lattina di Coca Cola Light, finirebbe per andare gettata alle ortiche.
Comunque complimenti per la discrezione con cui le tue coppe in satin rosso-malva-assassina si affacciano dalla blusa. Ma il-Gianlu sarà mica un pezzo grosso del cinema a luci rosse?!
-Sfoggiare una manicure-gel che richiederebbe l'abilitazione al porto d'armi
Sì, lo so che le unghie affilate possono avere la loro utilità nell'ultimo giorno dell'anno, che metti che il cavatappi del sommelier faccia cilecca, ci sei tu con il tuo metro e mezzo di cheratina laccata, pronta per stappare lo champagne. O tipo, metti che al momento del taglio del Pandoro tutti i coltelli siano già stati messi nella lavastoviglie: arrivi tu e in un battibaleno lo affetti come farebbe un samurai giapponese con il solo ausilio delle unghie glitter.
-Abbinare sandalo e collant perchè-tanto-al-buio-cosa-vuoi-che-si-veda.

Al buio si vede. I sandali o le decoltèe vanno rigorosamente indossati senza calze. No, è inutile che mi guardate in quel modo. E' inutile che mi fate gli occhi dolci in cambio del mio silenzio: la calza velata+sandalo è la morte del veglione. Roba per la quale si potrebbe sciogliere un trenino nel bel mezzo di "Maracaibo". Pensateci bene.
-Indossare bigiotteria pesante tipo Xena, principessa guerriera
A meno che non vogliate sfruttare l'ultimo dell'anno per una personale resa dei conti (che so, fare un occhio nero al vostro ex o strappare le extencion a quella che ci prova con il vostro lui), la bigiotteria per capodanno deve essere sì accattivante e luminosa, ma non per questo vi è la necessità di cospargersi di monili appartenenti alla collezione privata delle principesse babilonesi.
Tipo gli orecchini che sembrano le padelle della Mondial Casa io li lascerei tranquillamente appesi in cucina.
-Cotonarsi i capelli con il frisèe 
No. Quante volte devo ripetervi che le Spice Girls si sono sciolte e che la prima comunione l'avete già fatta da un bel pezzo?! Cerchiamo di buttarci piuttosto su qualcosa di più consono e chic, ad esempio un gioco di onde o dei boccoli bon ton.
Non provate a tirare fuori dall'armadio tatuaggi/piercing per capelli o treccine stile villaggio turistico a Sharm-El-Sheik.
-Rispolverare l'abito del saggio di salsa e merengue
Volete forse passare per concubine in libera uscita nell'ultimo giorno dell'anno? Volete forse attirare l'attenzione di tutti i latin lover over sessanta presenti sulla pista da ballo? Volete che qualche buttafuori in piena crisi isterica vi dica: "Ehi tu! Lascia giù quel cotechino e torna sul cubo a ballare!"? Se avete risposto "no" ad almeno una di queste domande allora mi duole comunicarvi che per quest'anno dovrete rinunciare al vostro abitino striminzito con scollo abissale sul retro.
Spero di esservi stata utile. Una bacio a tutte e buono shopping.

Che il buon gusto sia con voi!! ;)
                                                                                                                                  -M.

sabato 24 dicembre 2016

INNAMORATI DI CHI ROMPE. Schemi, muri, silenzi.

Cerchiamo la metà perfetta della mela ed invece tutto ciò di cui avremmo bisogno è un uragano che spazzi via le stupide incertezze ed insicurezze a cui ci aggrappiamo con ogni muscolo del nostro corpo. Viviamo nella convinzione che l'amore sia qualcosa di molto simile ad un tassello che si incastri perfettamente nel puzzle a cui stiamo lavorando ormai da anni, e questo forse perchè nessuno ci ha spiegato la sottile differenza tra le persone che ci completano e gli amori che ci arricchiscono.

Ti racconteranno quella famosa storia degli "opposti che si attraggono", ti diranno che "il simile cerca il suo simile", ti metteranno in testa essenzialmente un sacco di STRONZATE: la verità è che l'amore segue tutto - il cuore, la testa, i cazzi suoi- tranne le leggende metropolitane.
Sono poi fortemente convinta che l'amore non sia nè matematica nè geometria: l'amore non è roba di equazione o coordinate. L'amore non è una roba che si può gestire con il righello alla mano, l'amore non risente di alcuna costante di equilibrio.
E a proposito di equilibrio: quanto siamo ossessionati da sto benedetto equilibrio?! L'ago della bilancia, la simmetria, la compatibilità astro-zodiacale.
STRONZATE.
Tutti cercano l'equilibrio, ma solo in pochi lo trovano: questo perchè forse non ci hanno mai detto che per raggiungere l'equilibrio prima di tutto deve esserci il caos. Ed essere incasinati non è poi così brutto.
Perchè non è vero che "siamo perfetti così come siamo e chi non ci vuole, stica": siamo perfetti solo quando decidiamo di aprirci agli altri.


Innamorati di chi rompe gli schemi in cui ti sei ingabbiato/a per non soffrire. Innamorati di chi ha la pazienza di abbattere i muri che ti sei costruito/o intorno. Innamorati di chi ha voglia di regalarti altri occhi con cui guardare la vita, di chi ti offre una prospettiva diversa,di chi nello scontro sa farti riflettere.
Innamorati di chi ti sveglia dall'orgoglio, di chi mette a tacere la tua presunzione, di chi sa renderti migliore.
Innamorati di chi in amore, prima di costruire butta giù tutto in sella ad una ruspa: le tue paure, i tuoi limiti, i tuoi "puntini sulle i".
Innamorati di chi ti sgualcisce il colletto, di chi non mette sempre a posto come vuoi tu, di chi ti scompiglia i capelli, di chi ti porta un tiramisù anche se sei a dieta.



giovedì 22 dicembre 2016

5 tipi di persone a Natale

Cari lettori, buongiorno!
Natale si avvicina e più faccio caso a ciò che mi circonda, più mi saltano all'occhio cinque diverse categorie di persone di cui non posso non parlarvi.
Siete curiosi di sapere se rientrate in  uno di questi gruppi? Non vi resta che leggere per scoprirlo!

1. I NATALINI. I cosiddetti Natalini, come piace chiamarli a me, sono coloro che amano il Natale. Lo aspettano dal 26 dicembre dell'anno prima e iniziano ad addobbare la casa a fine ottobre solo perchè vivono con altri, perchè, fosse per loro, l'albero con la neve finta trionferebbe in salotto anche in pieno Luglio. I Natalini si riconoscono facilmente grazie al consistente (ma diciamo pure eccessivo) numero di decorazioni che ricoprono la loro casa anche all'esterno, neanche fosse un luna park. Peggio dello zucchero sul pandoro.
Se poi all'ingresso vi trovate una renna intermittente che intona meccanicamente una versione moderna di We Wish You A Merry Christmas, allora non c'è dubbio: si tratta senz'altro di un Natalino.


2. GLI ANSIOSI. Gli ansiosi possono apparire, a prima vista, simili ai Natalini, ma non lo sono. Costoro, infatti, vivono il Natale come un'ansia unica e... non si gustano nulla. I regali? Ansia. Gli addobbi? Ansia. Il pranzo di Natale? Ansia. Come mi vesto il giorno di Natale? CHE ANSIA.
Niente tranquillizzerà mai un Ansioso... se non la fine del periodo natalizio. Forse.


3. GLI APATICI. Gli apatici sono invece coloro che neanche se ne accorgono, che è Natale. Vivono nel loro mondo e non gliene frega niente. I loro occhi non vedono gli addobbi, i loro nasi non sentono il profumo dei biscotti allo zenzero. Niente, il Natale per loro non esiste. Scartano un paio di regali senza farsi troppe domande e poi tornano nel loro mondo. Contenti loro, contenti tutti!

4. GLI INCAZZATI. Ebbene sì, chi l'avrebbe mai detto che anche a Natale potesse sopravvivere una categoria del genere? Gli Incazzati sono quelli a cui non piace il Natale e di conseguenza non gli va mai bene niente, ogni cosa è l'occasione buona per ammazzare l'atmosfera natalizia che permea il mondo intero, ma non loro. Si lamentano perchè a fine novembre ovunque è già tutto addobbato di rosso, verde e neve finta ("Certo che è proprio orrenda, si vede che è finta, non so perchè si ostinino ad usarla!"), si lamentano perchè i supermercati sono più affollati, si lamentano perchè "eh ma insomma, il giorno di Natale devo proprio vederlo, Giovanni?!".
Gli Incazzati sono, in un certo senso, la specie peggiore nel periodo natalizio, perchè finiscono per rovinare la magia anche a chi gli sta intorno.


5. I LISTOMANI. I Listomani possono sembrare simili agli ansiosi, invece non lo sono. Per i Listomani il Natale non è sinonimo di ansia... proprio perchè organizzano tutto nei minimi dettagli già da ottobre (attenzione, programmano con largo anticipo, ma non agiscono fino al momento giusto). Costoro adorano programmare anche su quale sedia si siederà nonno Pino, al fine di eliminare qualsiasi tipo di inconveniente. Ma attenzione a non contraddire o, ancora peggio, bloccare la lista di un Listomane: il vostro tempo vitale potrebbe accorciarsi notevolmente in un lampo.


E quindi eccoci qui, alla fine di questo elenco di tipi di persone a Natale. E voi, a che gruppo appartenete? E i vostri familiari e amici? Fatemelo sapere nei commenti qui sotto!

Alla prossima <3

martedì 20 dicembre 2016

IO VS IMPACCHETTAMENTO REGALI

Se c'è una (ahimè inconfutabile) verità a cui mi sono arresa ormai da anni è che solo due persone sono in grado di impacchettare i regali di Natale: gli elfi di Babbo Natale e mia madre.
I geni del packaging non risiedono però nel mio DNA e ogni volta che mi sento rispondere dalla cassiera di qualche negozio: "No guarda, noi i pacchetti regalo non li facciamo, ma-se-vuoi-ti-do-il-materiale-per-confezionarli-a-casa", mi sale l'Ade.

Non ho capito: ho dovuto prendere a gomitate buona parte dei clienti presenti per conquistare i miei spazi-manco fossi stata sotto il palco dei Guns n'Roses in concerto (Welcome to the juuuungle!!!)- ho riempito il mio carrello, ho strisciato il bancomat senza fiatare e tu ora mi vieni a dire che ti pesa fare due pacchetti, manco ti avessi chiesto di incartare la Torre Eiffel in scala naturale?!
Che poi ad essere pignoli, se mi dai il materiale mi devi dare anche le istruzioni di imballaggio. Perchè va bene che vuoi fare la scarica-barile con me: ma abbi un po' di cuore, siamo pur sempre sotto Natale eccheccazzo!!! (so che le parolacce non sono politically correct in questo periodo, ma quando ci vuole, ci vuole).
Così ogni anno è la stessa storia: metto un CD di musica natalizia-in realtà un po' più di uno dati i miei tempi biblici per incartare le cose di cui sopra- accendo una candela alla cannella-la cui fiamma tremolante sembra quasi scuotere il capo, della serie "e anche quest'anno non ce la può fare"-, sistemo il tavolo tra carte, forbici, scotch, nastrini e coccarde colorate e cerco di invocare lo spirito di qualsivoglia folletto di Babbo Natale.

Dopodichè inizia la tragedia: perchè può anche darsi che qualche folletto si impossessi di me, ma deve trattarsi in genere di un folletto con grave dipendenza da ecstasy.
E' dalla prima elementare che continuo a chiedermi che razza di problemi hanno le mie forbici con me: perchè io non riesco a tagliare "dritto per dritto" come tutti gli altri esseri della terra? E vogliamo forse parlare dello scotch di cui puntualmente non trovo il segno o dei nastrini da arricciare con la forbice che più che arricciarsi sembrano reduci da una permanente stile Luigi XIV?! 
Non voglio dilungarmi troppo sulle mie oggettive difficoltà nel tirare e piegare la carta, ma dove è quel pirla di Giovanni Muchacha quando serve?! 
Potete dunque immaginare come in questo delirio i miei pacchetti escano una vera e propria schifezza.
L'unica cosa positiva è che l'oggettiva bruttezza del mio packaging rientri nella famosa legge delle "apparenze che ingannano": il pacchetto farà pure cagare ma almeno il contenuto è stato scelto con cura ed amore.

martedì 6 dicembre 2016

Cosa NON regalare a Natale || Guida ai regali da evitare!

Cari lettori, buongiorno!
Dicembre è ormai iniziato e ammetto di sentire una leggera pressione per quanto riguarda i regali di Natale... sì, leggera come un meteorite che atterra su un cucciolo di foca indifeso. Ho reso l'idea? Bene.
Il tempo è poco, l'ansia anche troppa e anche quest'anno non so cosa regalare per Natale. Però, in questi intensi 20 anni di vita, ho ben chiaro cosa NON regalare e, visto che in questo periodo siamo tutti più buoni, ho deciso di aiutarvi stilandovi una lista di regali assolutamente da evitare.

Cominciamo subito.
1. Mutande. Vi prego, non riuscite ad essere un tantino più originali? E non giustificatevi con il fatto che i boxer per il vostro lui hanno stampato sul davanti un pupazzo di neve con la carota in corrispondenza del... insomma, avete capito. Regalare un paio di mutande a Natale è come dire "lo sai, non sapevo cosa prenderti... queste almeno servono sempre". Sì ok, ma NO. E va bene che quello che conta è il pensiero, ma le mutande no, vi prego!

2. Pigiami rossi di pile. Ci sono poche - anzi, pochissime - cose più anti-sesso dei pigiami rossi di pile. Indossatene uno e sembrerete una pallina di natale dell'abete plastico che avete in salotto... se va bene. Potrebbe andarvi anche peggio, ma non vado oltre, che è meglio. Ma poi, capisco che il rosso sia il colore del Natale... ma il pigiama di pile si sfrutta per tutto il periodo invernale e a novembre è decisamente prematuro indossare capi che ricordano addobbi natalizi, quando a momenti c'è ancora chi va in giro in bikini.
Poi, non lo sapete che i pigiami li fanno anche in caldo cotone, che almeno ci si risparmia l'effetto tutina da neonato oversize con i pelucchi?!

3. Maglioni con applicate renne (o alberi di Natale) in 3D. Vi sembrano una buona idea? Sono pessimi quasi tanto quanto i maglioni Natalizi a rombi che i parenti lontani, che non ci conoscono troppo bene perchè ci hanno visto sì e no una volta in vent'anni, ci rifilano ogni santo anno. Magari anche della taglia sbagliata. E sicuramente del colore che ci fa più schifo. Agghiaccianti, oserei dire.
Le renne lasciamole nei pascoli ghiacciati del polo Nord con Babbo Natale e i pinguini e gli gnomi e i folletti e tutto ciò che volete, GRAZIE.
4. Ciabatte che tintinnano o che suonano We Wish You A Merry Christmas (o qualsiasi altra cosa) mentre cammini. Ora, ditemi, che diavoleria è mai questa?! Vi sembra una trovata felice? Alzarvi alle 5 di mattina perchè dovete fare pipì e svegliare tutta la famiglia nel tragitto dalla camera al bagno? Ma per favore. Non so chi le abbia inventate, ma le boccio categoricamente a meno che l'elemento vivente a cui sono destinate non abbia meno di cinque anni.


Sospiro.

Bene, per oggi penso di aver finito... non ditemi che avreste davvero regalato una delle cose che ho elencato qua sopra, se non vi avessi stilato questa lista, vi prego. Scherzi a parte, che cosa pensate di regalare ai vostri familiari/ parenti/ amici/ conoscenti, questo Natale? Fatemelo sapere nei commenti qui sotto (chissà che qualche idea possa illuminarmi a proposito)!
Alla prossima <3

sabato 3 dicembre 2016

S.O.S. SERIE TV: qualcuno chiami un bel dottore!

Ok, lo ammetto, il mio venerdì sera non è stato molto dinamico dato che sono stata incollata al PC a guardarmi serie tv fino a notte inoltrata, ma ecco le mie conclusioni: la televisione crea false aspettative.
La televisione crea false aspettative soprattutto per certe specifiche categorie: il cibo spazzatura non fa ingrassare (vedi la pancia piatta di Lorelai Gilmore in "Una mamma per amica"), "complicato" significa "uomo della mia vita" (vedi Jon Snow in "Trono di spade"), il camice bianco che trasforma maschi bruttini e saccenti in "oh my God! What a manzo affascinante!" (vedi il non certo figo Hugh Laurie in "Dr.House").
E se ammetto di non essere mai stata così ingenua da essermi fatta imbrogliare dal metabolismo veloce delle Gilmore, devo dire che da aspirante crocerossina provetta, ho sempre sognato di imbattermi in uno strutturato vagamente somigliante al Dr. Stranamore di Grey's Anatomy (un bacio al fidanzato ma gli occhi sono fatti per guardare eh!!).
E invece niente, in corsia solo scaldapizzette dal colletto inamidato.
Vi stronco ogni fioco barlume di speranza: salvo qualche rarissima apparizione celestiale fuori da qualsiasi range d'azione (leggi: sposato, gay, ascolta Gigi D'Alessio..), la situazione non è un granchè.
Ecco quindi i camici bianchi che avrei sbottonato volentieri e invece continuerò a consolarmi con le merendine del distributore automatico del Pronto Soccorso.
"Dr. Derek Shepherd"-Patrick Dempsey di Grey's Anatomy
Bello, bravo, affascinante,chiapp...uomo di grande presenza.
Chi non ha mai sognato di farsi venire una sincope vaso-vagale e di svenire tra le sue braccia? Chi non ha mai desiderato di buttarsi giù dalla tromba delle scale pur di farsi ricucire dalle sue gentili mani? Chi non avrebbe il coraggio di prenotare una visita solo per dirgli: "Dottore mi apra. Secondo me qualcosa lo trova di sicuro". Io sì.
"Dr. Mark Sloan"-Eric Dane di Grey's Anatomy

Giustamente, dopo essersi fatte dare una controllata dal dr. Shepherd, già che ci sei e per essere un po' più tranquilla, ti allunghi pure dal dr. Bollore (tanto i due lavorano nello stesso ospedale-sì, al Seattle Grace Hospital c'è un numero di manzi che manco nella cella frigorifera di Nino il boss della bistecca al sangue).
Chirurgo plastico tutto fare, otorinolaringoiatra per vocazione (e chiudiamola qui che è meglio).
"Dr. Claudio Conforti"-Lino Guanciale nella serie tv "L'Allieva"
Belloooo, bello e impossibile...con gli occhi chiari, medico legale da cui mi farei riesumare.
Niente amiche, che vi voglio dire... il dr. Conforti di "legale" non ha manco il cognome nella vita reale: uno che si chiama Guanciale e ha quella faccia lì è in grado di far risvegliare le due "o" di una donna (ormoni e oddio) in un colpo solo.
Standing ovulation.
"Dr. Callahan"-Eoin Macken di The Night Shift

Lo ammetto, mi sono imbattuta nel Tarzan bono della medicina per puro caso, ma dopo averlo visto penso che comincerò a guardarmi la serie con un certo interesse.
Un bacio a tutte.


giovedì 1 dicembre 2016

DICEMBRE, IL MESE IN CUI LA GENTE SI CREDE LA REINCARNAZIONE DEGLI ELFI DI BABBO NATALE

Ah ma oggi è solo il primo dicembre?!
Per un attimo mi ero convinta di essere stata vittima di un non meglio identificato salto temporale: sarà che sono cresciuta con la convinzione che l'albero di natale lo si allestisse l'8 dicembre e non il 30 novembre.
Il 30 novembre capite?! 

C'è gente su Facebook che già da ieri ha montato il presepe, addobbato l'albero, spolverato le renne da mettere in giardino, svegliato l'intero condominio con le note di "Last Christmas" o decorato il balcone con le lucine stroboscopiche.

Ma pig miseria!!!!
Sono quasi sicura che i soggetti sopraelencati soffrano di ansia pre-natalizia, meglio conosciuta come sindrome di Santa Claus.
*Momento alla Superquark*
Il soggetto affetto dalla sindrome di Santa Claus si sente in dovere di iniziare i preparativi per le feste con larghissimo anticipo (tipo già a fine agosto può andare bene). Manco fosse Santa Claus in persona. D'altronde Babbo Natale avrà pure i suoi buoni motivi per iniziare a presto ad organizzarsi il lavoro, specialmente per colpa di quelli che nella letterina scriveranno di voler ricevere "l'amore" o "un contratto a tempo indeterminato". Babbo Natale è quindi giustificato, l'uomo medio comune invece, BREAKING NEWS, no.
Io onestamente non soffro di ansia pre-natalizia (mi bastano già l'ansia-di-non-trovare-parcheggio, l'ansia-da-sessione-invernale o l'ansia-di-cadere-dalle-scale-davanti-all'uomo-dei-miei-sogni).
Io, per intenderci, sono una di quelle persone che i regali di Natale li fa all'ultimo minuto e non certo perchè io sia una persona superficiale, ma semplicemente perchè ho bisogno della giusta concentrazione. Non so se avete presente l'ansia che pervade la gente nei centri commerciali le settimane prima di natale: gente che strilla, bimbi che piangono, commesse che vogliono a tutti i costi spruzzarti i dodici nuovi profumi-assolutamente-imperdibili sul polso.
INSOMMA, PARLIAMONE.

Io sono una di quelle pacifiche che preferisce fare acquisti quando i negozi sono popolati esclusivamente da quei poveri martiri mandati dalle mogli al supermercato perchè "Ma amore le lenticchie di Capodanno ci siamo dimenticati.ORRORE!!" (questo perchè l'ansia della sindrome di Santa Claus pervade i pazienti fino all'epifania).
Certo che, se alcune persone che impiegano così tante energie per spolverare lo zucchero a velo sui biscottini, fossero altrettanto attente e diligenti anche nel mettersi il deodorante tutte le mattine o nel dire "Buongiorno" , allora sì che il natale sarebbe molto più merry.